Il governo si rifiuta di costituirsi parte civile nel processo dell’omicidio di Luca Attanasio in Congo
È passato inosservato un comportamento vergognoso, ma anche di una irresponsabilità senza precedenti, del governo italiano.
Il governo si rifiuta di costituirsi parte civile nel processo dell’omicidio di Luca Attanasio in Congo. Urlano “aiutiamoli a casa loro” ma non perdono tempo per scaricare una persona che lo faceva davvero e seriamente mettendoci la propria vita.
Un uomo di pace che ha sempre preso posizione sulla guerra e sulle vendite d’armi in questa zona dell’Africa centrale conosciuta, purtroppo, per il fenomeno dei bambini soldato e per lo sfruttamento degli stessi nelle miniere.
Il Congo è un paese 6 volte più grande dell’Italia, difficile da controllare ma nessuno pensa ad un'arma messa nelle mani di un bambino.
Luca e sua moglie Zakia Seddika, invece, ci avevano pensato e con l’associazione umanitaria “Mama Sofia” avevano tolto migliaia di bambini dallo sfruttamento nelle miniere e dall'imbracciare le armi. Non era solo un diplomatico dietro la scrivania che firmava documenti, ma un uomo che aiutava tante persone che avevano bisogno.
La perdita di Luca non è solo per l’Italia ma è anche per il Congo. Se non avete rispetto per i morti in Africa, abbiate, almeno, rispetto per i vostri connazionali.
Luca è morto da eroe, poteva rimanere comodamente nel suo ufficio come fanno in tanti e voi, comportandovi in tal modo dopo la sua morte, dimostrate di essere solo dei miserabili!
BUONA Destra
Soumaila Diawara
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