In questi giorni si è tenuto un primo incontro, presso la sede dell’Arci di Lucca, tra diverse Associazioni, organizzazioni sindacali e cittadine/i, impegnate/i nella mobilitazione pacifista e antimilitarista di questi ultimi mesi, in particolare nella “Staffetta per la pace” realizzatasi recentemente a livello nazionale, per discutere se e come dare continuità a questa campagna, con quali forme di coordinamento e con quali iniziative.
Erano presenti cittadini interessati, numerose organizzazioni e Associazioni: A.N.P.I. Capannori, A.N.P.I. Lucca, ARCI- Lucca-Versilia, Associazione Senza Confini, CEIS, CGIL provinciale, Emergency Lucca, Presidio di Libera-Lucca “Giuliano Guazzelli”, Società di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, SPI-CGIL Lucca. Il dibattito è stato molto partecipato e ricco di riflessioni, di approfondimenti e di proposte.
L’assemblea ha discusso la gravissima situazione della guerra in Ucraina, diventata ogni giorno sempre più drammatica. Si distruggono centinaia di migliaia di vite umane, case, scuole, ospedali, infrastrutture e si inquinano terra, acqua, aria, in una continua escalation che può portarci alla catastrofe con l’uso delle armi nucleari. Intanto anche il nostro Paese continua ad inviare armi in Ucraina, aumentando le spese militari, riducendo al tempo stesso le spese per la sanità e per la scuola, si spostano, con il voto favorevole del Parlamento europeo, fondi sociali del PNRR per produrre munizioni, si militarizza sempre più il territorio con un rafforzamento di basi esistenti come Camp Darby e con progetti di nuove, per esempio a Coltano, vicino a noi, distruggendo circa 70 ettari di verde e con esercitazioni imponenti come in Sardegna. Quello che emerge è la reiterata violazione dell’articolo 11 della Costituzione, la costruzione di un’economia e di un’informazione di guerra, la totale subalternità del nostro paese e dell’Europa alle logiche espansionistiche “atlantiste”.
E’ emersa una forte convergenza, ferma restando la condanna dell’invasione russa, sulla necessità di dare continuità, anche a livello locale, alla mobilitazione per opporci alla guerra e all’invio delle armi in Ucraina, contro l’aumento della produzione e della esportazione delle armi, per la piena sovranità e l’indipendenza dei paesi e dei popoli, per la riconversione dell’industria bellica e per la restituzione ad uso civile e ambientale delle terre oggi militarizzate, per spostare risorse dagli armamenti verso politiche che diano dignità al lavoro e che contrastino le vecchie e nuove povertà e tutelino l’ambiente.
La guerra ( tutte le guerre ) deve diventare un tabù, come sosteneva Gino Strada, e va messa fuori dalla storia: le controversie internazionali vanno affrontate con la trattativa e con gli strumenti della diplomazia e della non-violenza. Vi sono in questo senso diverse esperienze maturate con esiti positivi a livello mondiale su cui riflettere, insieme alla necessità di nuove regole del diritto internazionale, proprio oggi anche di fronte alle guerre più lontane e dimenticate, alla ripresa delle tensioni nei Balcani, al rischio di rimanere stritolati tra nazionalismi autoritari e espansionismo militare della Nato.
Sono emerse anche domande che cercano di andare al cuore della complessità della situazione e delle sue diverse dimensioni: quali sono i legami tra la guerra e il sistema economico dominante e quali sono le ragioni economiche, quali sono gli strumenti politici, culturali, educativi per coinvolgere, in una mobilitazione attiva e consapevole, i cittadini e in particolare le giovani generazioni, per incidere sul cambiamento delle scelte dell’Italia e dell’Europa e dare una mano a quanti in Russia come in Ucraina si oppongono alla guerra.
L’assemblea quindi ha deciso di procedere a costruire, con un percorso trasparente e inclusivo, il cantiere del Forum, per realizzare un coordinamento delle prossime iniziative che saranno a breve discusse e decise, tra cui un grande evento da prevedere verso fine settembre, inizio di ottobre, che unisca elementi di approfondimento tematico e rivendicativo a momenti di spettacolo, di cultura e di musica, all’interno di una grande manifestazione, tutta da progettare. In questo quadro il mondo della scuola, degli insegnanti, degli studenti e il mondo dell’Università diventano per noi un riferimento di fondamentale importanza. La prossima riunione, a cui sono fortemente invitate altre Associazioni, realtà e cittadine/i non ancora coinvolti, ci sarà lunedì 12 giugno ore 18 presso Arci di Lucca.
Il Comitato Promotore per il Forum della Pace di Lucca