Lunedi 5 giugno all'ex manicomio di Maggiano sono in programma due appuntamenti molto interessanti.
Il primo alle 15 con la visita guidata “Sorella Follia”
. Sono sempre molto richieste le visite all’interno dell’ex ospedale.
Qui si può ripercorrere la storia del complesso dalle origini al suo
sviluppo a cavallo tra XVIII e XX secolo. Durante il percorso
all'interno della parte visitabile del complesso ospedaliero si può
scoprire la zona espositiva “Stanze con vista sull’umanità”. Si può
vedere la collezione di strumentazione medico scientifica e visitare le
stanze che ospitavano Mario Tobino, scrittore e psichiatra della
divisione femminile che ha abitato nell’Ospedale Psichiatrico per oltre
quarant’anni.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA FINO AD ESAURIMENTO POSTI tramite la sezione "Prenota la tua visita" sul sito www.fondazionemariotobino.it Tel. 0583 327243.
A seguire alle ore 17 va in scena FUGA – Quattro momenti su Ofelia e sul principe Amleto . Primo studio. Tratto da Shakespeare, Laforgue, Tobino, Brecht e alcuni
poeti giapponesi.
Di e con Chiara Gistri e Daniele Fedeli. Immagine di locandina Giada Fedeli . In collaborazione con Teatro Chisciotte e Fondazione Mario
Tobino.
Amleto ed Ofelia si muovono in un
territorio liminale tra realtà ed altrove, entrambi vittime del gioco della
vita. Per l’intero tempo tentano di sfuggire alla - loro - realtà, provano a
scappare per essere continuamente rigettati come pesci rossi dentro il loro
acquario. I fuggitivi vorrebbero seguire la rotta degli uccelli migratori ma
non ci riescono, incatenati come sono alla loro beffarda umanità, condannati
alla danza della realtà. Amleto brancola nel buio, prova a fare l’equilibrista
ma non sembra trovare mai né pace né equilibrio; Ofelia in preda al suo
sonnambulismo tenta in ogni modo di svanire dal quotidiano, finché quella
"divina provvidenza" che tutto vede e tutto sa, quella pièce già
scritta, il destino che regola e dà significato perfino alla morte di un
passero, le permette di andare via, di fluire finalmente libera nel fiume che
va. Amleto, solo, rimane con le sue parole -le uniche- che appena hanno la
forza di uscirgli di bocca. Le parole non
dette sono quelle di Shakespeare, Laforgue, Tobino e alcuni poeti
giapponesi, nonché una ballata di Bertold Brecht appena sussurrata.
"Parole, parole, parole.." dice Laforgue, per noi così tante da
essersi condensate in un silenzio che vorremmo parlasse senza doversi dire.
Nel nostro tempo le idee ed i
pensieri sulle cose e sulle azioni proliferano, sostituendosi alle cose in sé e
alle azioni più incisive, ammaliandoci,
ingabbiandoci, costruendo intorno a noi un ricco e colorato acquario. Allora
perché sprofondare in Amleto e Ofelia, se non per attuare un estremo tentativo
di fuga da ogni ruolo e da ogni tempo del quotidiano affinché il pensiero e la
coscienza non ci rendano più codardi?
Da qui la necessità di presentare
questo primo studio presso l’ex-ospedale psichiatrico di Maggiano, che porta
con sé il desiderio e la missione di conservare la memoria di un luogo dove la
follia ha abitato in una forma chiara e nitida e che sta scritta nella sua
storia. Luogo pronto a portare avanti e favorire una domanda contemporanea
sulla gestione della malattia mentale e contenitore di una storia densa e più
che mai attuale. Luogo che ha ascoltato le sofferenze dei suoi ospiti nella loro
impossibilità di adattarsi al mondo di fuori. L’ex-Manicomio di Maggiano ci
sembra area fertile e ancora viva per parlare di una in-cosciente fuga.
Chiara Gistri è un’attrice, autrice e performer. Si forma
con gli attori di Peter Brook (Jaber, Myers, Dioume) presso il Centro di Creazione Teatrale
Internazionale diretto da A.E. Moretti in Toscana. Spostandosi tra Torino, Berlino, Parigi e la toscana prosegue
la sua formazione teatrale con Gabriele Vacis, Domenico Castaldo, Claire Haggen, Cristina Kristal
Rizzo, Daniela Marcozzi, Gigi Gherzi, Cora Herrendorf, teatro Valdoca ed altri. Ha collaborato come
attrice e performer con Gabriele Vacis, come attrice ed autrice con Compagnia IF Prana, Teatro
Metropopolare e con altri artisti in Italia ed in Francia. Nel 2021, tornata in Italia, produce il monologo
sulla violenza di genere “Mai Più”, ricavato da una serie di interviste a donne vittime di
violenza.
Nello stesso anno fonda con l’artista Matteo Raciti
la Compagna di Teatro Urbano Kalligeneia e
nell’ottobre 2022 aprono con “La Parata di Marco Cavallo” Incanti -
Festival Internazionale di
Teatro di Figura, dopo aver partecipato al festival degli Artisti di
Strada di Pennabilli. Nel 2022
Chiara crea lo spettacolo per bambini “Il Cielo in un Baule”, prodotto a
marzo 2023 dalla Compagnia
Movimenti Artistici Trasversali (Lucca) in coproduzione con La Terra
Galleggiante (Pinerolo). Continua la sua collaborazione con Matteo
Raciti all’interno di Kalligeneia Teatro, conduce workshop di
movimento e si forma con vari artisti del panorama nazionale ed
internazionale.
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