Martedì 6 giugno in San Micheletto
Lucca, 31 maggio 2023 –
Come
raccontare un patrimonio artistico di oltre 150 opere? Non basta un
libro, ce ne vogliono almeno due. E difatti la Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca presenta il secondo
volume che racconta dettagliatamente la propria raccolta d’arte martedì 6 giugno, ore 17.30, presso l’Auditorium del Complesso di San Micheletto.
Ma
non solo. La nuova pubblicazione, edita da Maria Pacini Fazzi con la
consulenza grafica di Marco Riccucci, diventa occasione di riflessioni
su tematiche dell’arte locale e internazionale, facendo da cornice a un
mini-convegno sul tema “La collezione, i mecenati e il territorio” che
vedrà protagonisti, oltre al presidente
Marcello Bertocchini, la curatrice dell’opera Paola Betti assieme a
Riccardo Massagli, cui è affidato il compito di illustrare la pubblicazione e le particolarità della collezione.
A loro si aggiungeranno il direttore della Fondazione Ragghianti
Paolo Bolpagni e il professore di Storia dell’Arte presso la Scuola IMT Alti Studi
Emanuele Pellegrini, che animeranno una sorta di tavola rotonda
sui temi del collezionismo, cercando di definire e delimitare il
concetto di mecenatismo moderno.
Ma
soprattutto ci sarà spazio per parlare di arte, di gusto, di tendenze
che si alternano nei secoli, oltre che della particolare
mission con cui la collezione della Fondazione è nata e si amplia
continuamente: quello di raccogliere testimonianze di arte e di artisti
legati al territorio per nascita, per adozione o per motivazioni
professionali. In poche parole opere che raccontano
un singolare percorso cronologico che va dalle splendide pale medievali
alla
Madonna del latte di Matteo Civitali, adesso ‘affiancata’ dai Santi léviti
un tempo in San Frediano, per poi proseguire nelle grandi pagine del
Seicento dominato da Paolini e del Settecento segnato dall’opera del
Lombardi e di Batoni fino all’ampio corpus di Luigi De Servi.
Arte
nei secoli dunque, tutta in una collezione, tutta in due volumi. Ma
soprattutto un momento di confronto e divulgazione su temi generali
e su una collezione che tra non molto diverrà sempre più fruibile, non
appena saranno terminati i lavori di riqualificazione dell’ex Cinema
Nazionale ed ex Dopolavoro della Manifattura, dove la Fondazione darà
vita ad una casa della cultura e dell’arte aperta
alla città, nel segno di un’idea di cultura diffusa, trasversale e
veramente di tutti e per tutti.