Parcheggi: Analisi costi benefici e bilancio ambientale

Più che essere d'accordo con Bianucci, è Bianucci che è d'accordo con me, visto che è da febbraio che scrivo e propongo sui vari social che è preferibile fare il parcheggio nell'area Gaddi, dismessa e inutilizzata, piuttosto che farlo sotterraneo fuori porta S.Maria. Bianucci è rappresentante dell'opposizione, fa il suo lavoro e conta senz'altro molto più di me, e quindi apprezzo la sua uscita, nonostante egli abbia difeso le sciagurate azioni cementificatorie della passata amministrazione contro S.Concordio, ed in particolare abbia sostenuto in prima persona in consiglio comunale le inqualificabili azioni legali del Comune contro i cittadini, me compresa, e questo mi sarà molto difficile, per non dire impossibile, perdonarglielo. I parcheggi interrati appartengono al passato, sono costosi a costruirli, a gestirli e a mantenerli, hanno sempre un pesante impatto ambientale e soprattutto sono irreversibili. I nuovi grandi parcheggi devono essere leggeri, flessibili e reversibili, meglio di tutto sarebbe farli su prati sotto gli alberi, che quando non ce ne sarà più bisogno o ce ne sarà molto meno bisogno (verrà quel momento) , possano tornare bosco urbano (abbiamo fatto come ambientalisti molte osservazioni al piano operativo, su questo). Oppure vanno fatti nelle aree dismesse, a zero consumo di suolo. Si chiama urbanistica contrattata, e va fatta dopo che sia stato fatto un bilancio ambientale "in -out" che valuti a tutto campo la necessità e la sostenibilità dell'opera, comprese le sue alternative. Analisi che, a quanto ho sentito, la Amministrazione Pardini ha detto di avere intenzione di fare, quindi aspettiamo, potrebbero esserci delle piacevoli sorprese. È un paradosso che in Italia l'urbanistica si ritragga di fronte la proprietà privata, invece di coinvolgerla a vantaggio sia del pubblico che del privato stesso. Cosa ci si può fare nell'area Gaddi secondo il regolamento urbanistico vigente? E' stata contattata la proprietà, che ne pensa, cosa vorrebbe farci e cosa può farci? Nel bel mezzo del Giannotti non credo sia ammissibile un supermercato, e, soprattutto, che ne pensano del parcheggio interrato e delle sue alternative gli abitanti, i residenti, i commercianti del Giannotti? Appurato il tutto si valuti o meno la possibilità di acquisto, si facciano al privato offerte interessanti per non dire irrinunciabili, tutti ne usciranno vincitori: le finanze, perche il tutto complessivamente costerà incommensurabilmente di meno di 15 milioni di euro, l'interesse pubblico, il privato ovviamente, l'ambiente e anche gli architetti e le ditte che devono lavorare, perché un bel po' di lavori di ristrutturazione ci saranno lo stesso. Aspettiamo i risultati dell'analisi costi benefici e del bilancio ambientale che il nuovo sindaco Pardini ha detto di voler fare, ne potrebbero venire delle piacevoli sorprese. 

Clara M.
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