Giannini (Pd): "Lavori sottopasso stazione, zero programmazione e condivisione con il quartiere, i commercianti, i cittadini e i residenti della zona rispetto al cantiere che sarà molto impattante”
“Partono i lavori alla stazione per il sottopasso ciclopedonale di piazzale Ricasoli e l’amministrazione comunale decide di affidare la comunicazione di un cantiere così impattante sulla città e su quel cantiere a un mero comunicato stampa. Zero confronto con i residenti, con i commercianti della zona, con i pendolari: quella è una delle zone più critiche, delicate e complesse della viabilità cittadina, proprio perché coesistono nel medesimo spazio tante funzioni e situazioni diverse, condividere i percorsi, informare la cittadinanza per tempo, valorizzare i lavori stessi sarebbe stato necessario”.
Interviene così il consigliere comunale del Partito Democratico e membro della commissione lavori pubblici, Gianni Giannini. “Un cantiere così impattante e strategico - ennesimo regalo del passato, visto che il progetto, le risorse e le procedure per dare il via all’iter sono tutti da ricercarsi nella precedente amministrazione - ha bisogno di condivisione, di informazione, di comunicazione adeguata e strutturata e non di un semplice comunicato stampa. Si tratta di lavori molto importanti che riguardano tutta la città, non solo l’assessore delegato o il presidente della commissione lavori pubblici: un passaggio in commissione, mettendo a parte anche gli altri consiglieri, sarebbe stato semplicemente dovuto. Santi Guerrieri ha convocato commissioni su cose inutili, che evidentemente servono più a giustificare il suo ruolo e a fare qualche passerella che non a dare risposte ai cittadini - si veda su questo punto il cantiere sulla Sarzanese a Farneta, che lo stesso Santi Guerrieri aveva promesso avrebbe risolto in un paio di mesi -, e si è ben guardato dal riunire i consiglieri su un’opera che risolverà buona parte dei problemi di mobilità e viabilità che si presentano in quel tratto di Circonvallazione. Una situazione di mancata programmazione e concertazione (anche nelle stesse convocazioni della commissione) che ho già avuto modo di notificare al presidente del consiglio comunale nei giorni scorsi e siamo in attesa di un suo intervento moderatore. Questo non è il modo di gestire le istituzioni: il Comune non è casa di chi amministra. È la casa della città e dei cittadini, che meritano di sapere e di ricevere informazioni adeguate”.