EXPORT: COLDIRETTI LUCCA, + 13% ESPORTAZIONI AGROALIMENTARE NEL MONDO
Germania e Stati Uniti i paesi più appassionati dei prodotti Made in Lucca.
Made in Lucca agroalimentare
da record (+13%). Venduti nel mondo 361 milioni di euro di prodotti
agricoli ed alimentari. E’ il più alto risultato di sempre. La provincia
di Lucca si classifica al quarto posto tra i capoluoghi toscani a
maggiore vocazione esportativa contribuendo allo storico risultato
regionale di 3,3 miliardi di euro. A dirlo è Coldiretti Lucca sulla
base dei dati Istat sul commercio estero relativi al 2022. “In una
decade il peso delle esportazioni agroalimentari è cresciuto di quasi il
40% passando dai 259 milioni di euro agli attuali 361 milioni – spiega
il Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi - E’ un risultato
maturato, soprattutto negli ultimi anni, in un contesto sanitario e
geopolitico complicato che rafforza il primato di riconoscibilità
internazionale delle nostre produzioni e dimostra la straordinaria
capacità di penetrazione nei mercati delle aziende agricole e delle
filiere agroindustriali. C’è una grande fame di Made in Lucca nel mondo da soddisfare. La nostra provincia ha ancora ampi margini di sviluppo all’estero”.
Il
mercato più importante è quello Europeo che da solo vale 189 milioni di
euro in crescita del 7% poi seguono gli Stati Uniti che hanno
acquistato nel 2022 117 milioni di euro di olio, vino, pane, pasta,
formaggi confermandosi un partner in grande salute (+26%). Insieme
Europa e Stati Uniti pesano per oltre l’80% sul totale del valore delle
esportazioni a livello globale. E’ la Germania, tra i paesi europei,
dove tasso di incremento è stato più elevato: + 42%. Le esportazioni
verso Berlino sono balzate da 17 milioni a 24 milioni. Tra i paesi di
riferimento del vecchio continente c’è poi la Francia con 18 milioni di
euro (+29%). Stabili i flussi di prodotti che volano oltre manica, nel
Regno Unito che, nonostante la Brexit, contribuisce con 79 milioni
(-0,5%) al volume complessivo. In ripresa le vendite in Russia (+16%)
malgrado i dazi su molti prodotti ad alto valore come il vino. Marginale
il mercato cinese con appena 4 milioni di euro.
“Contestualmente
alle nostre eccellenze stiamo esportando un modello di alimentazione
sano che è alle fondamenta della Dieta Mediterranea: varietà ed
equilibrio senza eccessi. – spiega ancora il Presidente di Coldiretti
Lucca, Andrea Elmi - Purtroppo la visione miope e discriminatoria di
alcuni paesi dell’Unione Europea vorrebbe imporre etichette
allarmistiche sul nostro cibo e sui nostri vini equiparandoli alle
sigarette. Pura follia. Stiamo combattendo per evitarlo”. Ma non è
l’unica insidia. “L’altra grande minaccia arriva dalle multinazionali
del cibo sintetico pronte ad inondare il mercato mondiale di carne,
pesce e latte prodotto nei bioreattori spezzando per sempre il legame
tra uomo, natura e paesaggio. – spiega il Presidente Elmi - Per fermare
la deriva dei cibi artificiali serve una legge del nostro Governo: la
proposta di un disegno di legge c’è già, ora serve un ultimo sforzo per
discuterla ed approvarla in Parlamento. La nostra mobilitazione va
avanti. In pericolo c’è la nostra libertà alimentare ed il futuro delle
nostre campagne di cui gli agricoltori sono indispensabili
protagonisti”.
L’andamento
sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare –
sottolinea Coldiretti Lucca – con una più efficace tutela nei confronti
della “agropirateria” internazionale il cui valore, a livello regionale,
è superiore ai 6 miliardi di euro, anche sulla spinta della guerra che
frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il
protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non
hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. “Il falso
Made in Italy – conclude il Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi –
danneggia le imprese agricole, la nostra economia, l’immagine della
Toscana e dell’Italia nel mondo ed impedisce la creazione di migliaia di
nuovi posti di lavoro lungo tutta la filiera. Oltre due prodotti
agroalimentari tricolori su tre venduti all’estero non hanno alcun
legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese”.
Per difendere il primato italiano e toscano nell’Unione Europea è molto importante arrivare all’approvazione della riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (IG).
In questo senso Coldiretti, tra le prime in Italia a muoversi a
sostegno della riforma, considera importante la volontà del Parlamento
di indicare obbligatoriamente la provenienza in etichetta dei prodotti
ad indicazione geografica protetta (IGP) per proteggere i consumatori
dagli inganni.
Per informazioni https://lucca.coldiretti.it/ pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana, YouTube “Coldiretti Toscana” e Telegram “coldirettitoscana”