La Crisi abitativa travolge la provincia di Lucca

Lucca 10.05.25 - L'emergenza casa, che riempie le prime pagine nazionali, travolge anche la nostra provincia. 

Una fotografia del mercato abitativo impietosa per quanto riguarda la Versilia, che vede ben 4 dei suoi comuni nella top 20 delle località con gli affitti più cari d'Italia per il primo trimestre del 2023, con Forte dei Marmi e Pietrasanta saldamente al primo e secondo posto (fonte Idealista/data), mentre al 51esimo posto (con 719 euro di canone medio d'affitto) troviamo Lucca.

Lucca, la città in cui secondo il recente studio Ener2Crowd (che incrocia stipendi medi e costo delle abitazioni), servono in media 51,3 anni per acquistare un appartamento di 100 m² (terza città d'Italia, davanti perfino a Milano).

E a fronte di tutto ciò la legge finanziaria approvata dal governo Meloni cancellando il fondo affitti, destinato a sostenere i canoni di locazione per le persone più fragili (circa 2000 famiglie in provincia di Lucca), e il fondo per la morosità incolpevole (ideato per chi non può pagare più l’affitto per aver perso il lavoro o per grave malattia) rischia di dare il colpo di grazia a troppe famiglie già in difficoltà.

Una situazione francamente insostenibile, a fronte della quale come Sinistra Italiana della provincia di Lucca, a partire dai territori fino ad arrivare ai nostri parlamentari ed al gruppo Alleanza Verdi Sinistra, proponiamo misure fattive e concrete quali il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, l'acquisizione del patrimonio immobiliare inutilizzato delle banche e l'adeguamento e ripristino dell’attuale dotazione di case popolari, con particolare attenzione all’efficientamento energetico.

Vogliamo inoltre porre dei limiti al fenomeno degli affitti brevi per contrastare l’emergenza abitativa, e per questo proponiamo che ai Comuni sia data la facoltà di individuare la soglia massima di posti letto destinabili ad affitti brevi.

E tante altre sono le proposte che ci riserviamo di mettere in campo nelle prossime settimane, in un dialogo che vorremmo aprire con cittadinanza ed enti locali.

Riportiamo il disagio abitativo al centro del dibattito, non come sterile polemica ma promuovendo politiche virtuose , in grado di fornire soluzioni.