Lucca, 25 aprile 2023 - “Sono trascorsi 78 anni dal 25 aprile 1945, giorno della liberazione di Milano, assunto come anniversario della liberazione dell’intero Paese dal nazifascismo. La Resistenza ci ha consentito di poter essere gli artefici della nostra Costituzione e non di vedercene imporre una dai vincitori, come è accaduto ad esempio alla Germania”. Inizia così l'intervento di Lucca civica, Volt, Lucca è popolare sull'attualità della Liberazione.
“Questa
data – continua il gruppo – assume un valore fondamentale per
l’Italia tutta: ha gettato le premesse per la stesura della Carta
Costituzionale, che pone al suo centro i principi fondamentali della
libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, della dignità
della persona; ha dato vita a un dibattito democratico sul quale si
basa la vita politica del Paese; ha contributo alla costruzione di
un’Italia moderna. Quanto ancora dovremo lavorare per attuarla
pienamente?”
Prosegue
Lucca civica, Volt, Lucca è popolare: “Celebriamo il ritorno
dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di
dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione
e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra
ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra
scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità
della razza, sterminio sistematico, egemonia economica e molto altro.
Se oggi, in tanti, ci troviamo qui e in tutte le piazza italiane è
perché non possiamo, e non vogliamo, dimenticare il sacrificio di
migliaia di italiane e italiani, caduti per assicurare la libertà a
tutti gli altri. La libertà di cui oggi godiamo e quella delle
future generazioni”.
“Abbiamo
molte sfide da vincere. Come raccontare il 25 aprile in un contesto
scolastico multietnico? Come trasmettere – si chiede ancora il
gruppo – il senso di quegli avvenimenti con e senza i protagonisti
che li hanno vissuti? Il rumore della guerra è però alle nostre
porte, cosa abbiamo imparato? Forse i nostri 78 anni sono ancora
pochi. Quanti stati vedono ancora morire le loro giovani ed i loro
giovani in età acerba, quando così tanto anelano alla vita? Noi
tutte e tutti, cosa stiamo facendo? Abbiamo il dovere morale e civile
di diffondere una memoria educante”.
“Siamo ad un giro di boa per la perdita di quei preziosi testimoni che molto spesso abbiamo ascoltato. Abbiamo bisogno di pace; una pace – conclude Lucca Civica, Volt, Lucca è popolare – costruita nel rispetto del diritto internazionale e che ricordi che le aggressioni del Novecento ad altri stati non possono più essere tollerate”.