in relazione al dibattito sulla Manifattura che si è nuovamente aperto
nella città, ci preme sottolineare quanto il tema sia stato rilevante
nel cambiamento amministrativo e politico avvenuto con le scorse
elezioni.
Uniti per la Manifattura si è fortemente impegnata per la
tutela e la valorizzazione del bene, per restituire alla città quello
spazio, che attualmente versa in condizioni disastrose.
Siamo i primi a volerne il recupero.
Occorre tutelare e valorizzare il bene perché diventi realmente uno spazio fruibile e funzionale alla vitalità della città.
Uniti
per la Manifattura ha da sempre sostenuto il principio di salvaguardia
della proprietà pubblica del bene e del suo valore architettonico,
storico e sociale.
Per questi motivi ha sollecitato un percorso
partecipativo finalizzato ad individuare i criteri di recupero,
incardinati su principi di sostenibilità economica e sociale, come
suggerito dalle stesse normative della Comunità Europea (green city).
Non
siamo dunque rassicurati dalle parole del Sindaco, che dice di avere le
“idee chiare” sulla destinazione futura della Manifattura.
Il
cambiamento di passo doveva proprio vertere su un cambiamento di metodo e
di prassi, che sarebbe dovuto passare da un coinvolgimento di tutte le
componenti sociali ed economiche della città.
Ancora una volta non si tratta di far uscire l'idea dal cappello, di pochi.
Anche
la precedente Amministrazione "aveva delle idee", che poi si sono
scontrate con la fattibilità reale, essendo il project financing
proposto non rispondente a criteri di interesse pubblico. E di questo
l'amministrazione Tambellini ha dovuto suo malgrado prendere
atto, virando le sue scelte, che sono approdate nella incomprensibile
vendita di una parte consistente
del bene.
Noi riteniamo opportuno
e irrinunciabile che il dibattito sul futuro della Manifattura non sia
chiuso frettolosamente e soprattutto siano fatte scelte in nome
dell'interesse della città tutta.
Riteniamo che sia necessario
riflettere con coraggio, determinazione e apertura a tutte le componenti
sociali, politiche ed economiche.
Riflettere insieme a cominciare
dalla frammentazione del bene, che costituirebbe un ostacolo per una
progettazione organica e lungimirante.
Chiediamo a questa
Amministrazione di dare continuità agli impegni assunti in
campagna elettorale circa il tema della partecipazione.
Auspichiamo
che sia l'Amministrazione stessa, in nome della tanto acclamata
discontinuità, a farsi carico di attivare un percorso partecipativo
plurale. Recuperando le fratture create dalla mancanza di ascolto della
precedente Amministrazione.
Sarebbe una bella risposta da dare a
quella parte di cittadinanza che chiede alla politica di non essere
cercata solo al momento del voto.
A seguito delle risultanze del
percorso partecipativo auspichiamo che le idee e le proposte
che emergeranno, ritenute utili e coerenti con i bisogni della Città,
costituiscano la base da cui possa prendere le mosse un concorso
pubblico di idee che produca una sintesi progettuale e che i vincitori
siano poi anche incaricati di supportare l'apparato tecnico per la
redazione del Piano
attuativo.
Chiediamo inoltre che sia
finalmente svelato il mistero sull'acquirente della parte di
Manifattura messa a bando e sulle finalità che hanno ispirato la
vendita.