Presentato
Proximity Care, progetto pluriennale della Scuola Superiore Sant’Anna
di Pisa, con il sostegno di Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca e il coinvolgimento della Regione Toscana, della Asl
Toscana Nord Ovest, dei 23 Comuni delle aree interne della provincia di
Lucca e delle istituzioni del terzo settore. Partner tecnici la
Fondazione Monasterio, il Centro di ricerca Maria
Eletta Martini, ISPRO
Vicini
per la salute: la dimensione assistenziale della cura si unisce
all’innovazione tecnologica, alla prevenzione e alla promozione
per migliorare la qualità della vita nelle aree interne della provincia
di Lucca
Foto Fonte Ufficio Stampa Scuola Superiore Sant’Anna
Nella foto in allegato da sx a dx: Marcello Bertocchini, Maria Letizia Casani, Andrea Tagliasacchi, Simone Bezzini, Sabina Nuti
Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), 14 aprile.
Proximity Care è il progetto pluriennale proposto dalla
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che coinvolge la
Regione Toscana, la Asl Toscana Nord Ovest, i 23 Comuni delle aree interne della
provincia di Lucca e le istituzioni del terzo settore. Partecipano come
partner tecnici la Fondazione Monasterio, il Centro di ricerca Maria Eletta Martini
di Lucca, ISPRO (Istituto Prevenzione e Ricerca Oncologica) di Firenze.
Il
progetto è stato anticipato dall’elaborazione di uno studio di
fattibilità finalizzato al monitoraggio dei bisogni, alla mappatura dei
servizi e allo stato della connettività. Le specifiche
attività operative in corso in questa sua prima annualità e i prossimi
obiettivi sono stati presentati oggi, venerdì 14 aprile, durante un
evento al teatro comunale di
Castelnuovo di Garfagnana (Lucca); Marcello Bertocchini, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca;
Sabina Nuti, Responsabile scientifica di progetto e Rettrice Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Maria Letizia Casani, Direttore generale Asl Toscana Nord Ovest;
Simone Bezzini, Assessore regionale toscano al Diritto alla
Salute e sanità. In platea molti Sindaci dei 23 Comuni della Garfagnana,
Media Valle e Alta Versilia coinvolti in Proximity Care a nome dei
quali
Andrea Tagliasacchi, sindaco del comune ‘ospite’, ha portato il
saluto. Numerosi poi i rappresentanti del mondo istituzionale,
dell’associazionismo, del volontariato, operatori dei servizi del
territorio.
Proximity Care si articola in
11 sottoprogetti e intende promuovere la salute della popolazione integrando la
dimensione assistenziale della cura con l’innovazione tecnologica, la
prevenzione e la promozione, attraverso l’impegno e il coinvolgimento diretto
di chi vive e opera nelle aree interne della provincia di Lucca, in
collegamento con centri di cura e di ricerca di eccellenza, come la
Scuola Superiore Sant'Anna
e la Fondazione Monasterio.
Gli ambiti di intervento riguardano la
salute e il benessere degli adolescenti, la gestione domiciliare delle
malattie croniche - come il diabete e le cardiopatie - attraverso forme avanzate di
monitoraggio e telemedicina, il supporto tecnologico dei servizi di emergenza urgenza, la
formazione permanente degli operatori sanitari, il sostegno ai
familiari che si prendono cura dei loro cari, gli interventi per le
persone con disabilità, l’introduzione di strumenti innovativi di
valutazione e di programmazione delle politiche sociosanitarie
e dei servizi alla persona
Dalle aree interne della provincia di Lucca, Proximity Care può diventare un’azione pilota per innovare i sistemi sanitari delle aree interne toscane e nazionali e renderli più rispondenti
alle necessità della popolazione che vive qui. La prossimità e la vicinanza
alle persone sono la chiave per “leggere” tutto il progetto, che punta
al coinvolgimento diretto della popolazione, dei professionisti
sanitari, delle istituzioni locali
e delle organizzazioni sociali.
Il progetto sviluppa innovazione sul
piano clinico, organizzativo e tecnologico, impegnando una comunità scientifica di oltre
70 persone, tra ricercatrici, ricercatori e tecnici afferenti al Centro interdisciplinare Health Science della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con un ampio ventaglio di competenze (dal
management sanitario alla medicina, dalla robotica all’informatica,
passando per il diritto) sotto la responsabilità scientifica di Sabina
Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
“Proximity care è un progetto d'avanguardia interdisciplinare – commenta
Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna - che si
propone di capovolgere il paradigma delle aree interne perché da
fanalini di coda del sistema sanitario possano diventare territori di
sperimentazione e di innovazione tecnologica e organizzativa,
partendo dalla prevenzione e dal coinvolgimento della popolazione
residente. Il team della Scuola Superiore Sant’Anna è particolarmente
impegnato ed entusiasta di questa opportunità di ricerca applicata che
potrà fare la differenza per questo territorio nella
misura in cui potrà contare sulla collaborazione di tutti i portatori
di interesse, tra cui in particolare la regione, la Ausl Toscana nord
ovest, i comuni e il terzo settore”.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ha dichiarato il presidente Marcello Bertocchini - ha deciso di sostenere il progetto dopo una lunga fase di ascolto e comprensione dei bisogni e delle esigenze di un territorio divenuto a ragione sensibile all’urgenza dei temi sanitari. Gli Organi della Fondazione ne hanno compreso le problematiche, approfondito le cause e stanziato le risorse dopo un lungo confronto con la Regione Toscana, con i Sindaci del territorio e con l’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest. È stata dunque coinvolta la Scuola Sant’Anna di Pisa quale istituzione di punta della ricerca e della valutazione sanitaria in ambito regionale e nazionale. La Fondazione ha operato cercando di rispondere ai bisogni del territorio e delle sue istituzioni condividendo le premesse e gli obiettivi di un progetto di ricerca applicata, i cui risultati speriamo possano diventare modello di una nuova concezione dell’organizzazione dei servizi nelle aree interne ricorrendo all’innovazione tecnologica, alla connettività ed ad una partecipazione attiva delle comunità. Chiediamo a tutti gli operatori sanitari, alle organizzazioni del Terzo settore e soprattutto alle cittadine e ai cittadini della Media Valle, della Garfagnana e dell’Alta Versilia di supportare questo impegno: premessa fondamentale per garantire alle comunità di queste valli futuro e prospettive.”