Lo sport tornerà ad essere centrale e prioritario: il nostro impegno dopo anni di disastri”

Mario Pardini:” Lo sport tornerà ad essere centrale e prioritario: il nostro impegno dopo anni di disastri”

Investire nello sport significa investire contemporaneamente in sicurezza, sociale, salute e impianti. Lo sport rappresenta educazione, cultura, integrazione ed un'amministrazione virtuosa non può dimenticarne il ruolo preminente e fondamentale per la comunità. Negli ultimi anni abbiamo assistito al fallimento totale della delega congiunta sport-turismo-cultura, che ha finito per penalizzare tutti questi settori, con una notevole e oggettiva regressione soprattutto del movimento sportivo cittadino.

Le associazioni sportive del territorio, di cui abbiamo raccolto le istanze, lamentano da tempo un mancato supporto da parte dell’amministrazione comunale, sia dal punto di vista burocratico e di risorse, che del più semplice e puro confronto, naturale fonte di idee per migliorare l’ambito di competenza. Nonostante i vari proclami e paventate iniziative di coinvolgimento delle realtà sportive, queste ultime non hanno percepito il concreto sostegno che un’amministrazione virtuosa è invece tenuta a fornire. Il risultato? Impianti non a norma, decadenti, degradanti e realtà sportive storiche della nostra città che rischiano di sparire, sommerse da burocrazia, lavori di manutenzione e tempi di attesa.

Un mancato allineamento sulla visione dei progetti sportivi che non favorisce di fatto la pratica delle attività tra i giovani, valore fondamentale e imprescindibile per ogni comunità. Numerose società del territorio si sono dovute azionare in autonomia per intercettare finanziamenti regionali od europei, senza poter fare riferimento ad un ufficio o sportello comunale davvero strutturato.

La coalizione in nostro appoggio ha già proposto e rilancia con forza l’idea di un nuovo consiglio dello sport lucchese, come organismo di reale e tangibile collegamento tra l’amministrazione comunale, la città e le associazioni e società sportive, nonché luogo di dibattito, di elaborazione di richieste e di proposte di attività atte alla realizzazione degli obiettivi di una politica sportiva che risponda finalmente alle esigenze dei cittadini ed in particolar modo dei più giovani.

I proclami della campagna elettorale, di chi poteva fare e non ha fatto per dieci anni, servono a poco e non illuderanno ancora una volta i cittadini, ne siamo certi. I giovani della nostra città devono potere innamorarsi dello sport, avere l’opportunità di scoprire nuove discipline e forme di aggregazione, formandosi e crescendo. Il 26 giugno al ballottaggio un voto consapevole di discontinuità ed apertura al cambiamento favorirà anche questo aspetto: il forte rilancio dello sport cittadino come priorità assoluta di un programma politico finalmente ambizioso.

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