IL PNRR DA 248 MILIARDI FU APPROVATO CIRCA DUE ANNI FA,
DAL CENTRODESTRA, CENTROSINISTRA , CON SOLI 19 VOTI CONTRARI 51 ASTENUTI
E 442 SI.
Ora a due anni di distanza il governo di destra/destra
della Meloni, sostiene che non sono in grado di spendere le risorse
stabilite dalle Unione Europea, sia per quanto riguarda i Piani di
"sviluppo", che nei tempi previsti dalla UE, con il rischio di dover
rinunciare alle ingenti risorse.
MA VEDIAMO DI COSA SI TRATTA QUANDO PARIAMO DI PNRR . DI QUESTO:
- Risorse per la Transizione ecologica, sono pari a 59,33 miliardi;
- Le Risorse per la Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, sono pari a 40,7 miliardi;
- Le risorse per le Infrastrutture, sono pari a 25,13 miliardi;
- Le risorse per la Ricerca ed istruzione, sono pari a 30,88 miliardi;
- Le risorse per l'Inclusione sociale, sono pari 19,81 miliardi;
- Le risorse per la sanità e salute, sono il fanalino di coda con 15,63 miliardi.
MA NEL MERITO ED IN MODO PIU' DETTAGLIATO ,CREDO CHE SIA POSSIBILE FARE LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI:
Lo Stato è stato depdato nell'arco degli ultimi 30 anni
non solo d tutte le sue strutture pubbliche industriali e di ricerca ,
ma anche dei "cervelli" in grado di produrre Piani adeguati di sviluppo.
Essendo lo Stato "collassato" , la politica economica e nelle mani di
politici che sono grandi incompetenti, che si rimettono ai voleri delle
imprese private
Ad esempio: la modernizzazione del digitale e delle
infrastrutture (comunicazione, pubblica amministrazione, sistema
produttivo) :
- Viene definita con una presunta modernizzazione del
digitale , con l'innalzamento dell'esposizione a campi magnetici 5G,
innalzando i limiti di soglia da 6V/M a 61/V/M pari al 1000% con
futuribili malattie e disastri sanitari per gli esseri umani..., ;
- Sulle infrastrutture riguardanti le reti idriche (che
oggi perdono 100.000 litri al secondo ), l'acqua persa è pari al 48% e
potrebbe dare da bere a 40 milioni di persone , c'è solo un investimento
di soli 900 milioni di euro con l'impossibilità di intervenire sui
25.000 Km di distribuzione della rete idrica esistente ;
- Sulla rete fognare e depurazione delle acque reflue, ci
sono solo 60 milioni di euro, ma l'Italia ha una condanna da parte della
Corte di Giustizia Europea perché alcune regioni del SUD : Puglia,
Calabria, Sicilia, (ma anche il 40% del sistema fognario di Firenze
scarica le acque reflue nell'Arno) non depurano le acque reflue e ben
difficilmente con una cifra così bassa si potrà fare un "cambio di
passo"
- la transizione verde che comprende interventi per
economia circolare, interventi in agricoltura, energia rinnovabile,
sviluppo filiera idrogeno, mobilità sostenibile.
- Rispetto al precedente Piano Conte, c'è una riduzione
degli investimenti di energie rinnovabili per l'efficienza energetica ,
che passa dai 7 miliardi del Piano Conte ai 2 miliardi del Piano
Draghi/Meloni;
- Gli investimenti sull'idrogeno , ma non verde...
consentiranno ad Eni e Snam di continuare ad avere un ruolo determinante
. nel Piano, e non è chiaro se le reti idrogeno saranno allacciate alle
attuali centrali a Gas;
- Nella "filiera di transizione ecologica" è previsto un
sito di stoccaggio CO" a Ravenna, con un progetto ENI , che servirà ad
estrarre idrocarburi anche dopo il 2050;
- In merito all'economia circolare , il Piano Draghi, non
modificato dalla Meloni si concentra sulla gestione dei rifiuti , manca
un progetto capace di coinvolgere anche le industrie a partire da quelle
piccole e medie;
- Le risorse destinate alla qualità dell'aria e la
biodiversità , attraverso la tutela delle aree verdi e marine, sono 780
milioni di cui 360 per "rinaturalizzare" il fiume PO , sino ad ora sono
rimasti del tutto disattese;
- La questione dei territori altamente inquinanti a partire
dalla "terra dei Fuochi" , da Taranto, Priolo, Gela, ed altre molte
falde inquinate sparse per l'Italia ... è stato del tutto dimenticato
... come se non esistessero;
- Non esiste nessun Piano di investimenti per la
riconnessione ecologica del Paese ad iniziare dal ripristino della
biodiversità in molte aree pianure, colline, montagne;
- Manca anche ogni riferimento esplicito sul consumo del suolo, e sulle immatricolazioni delle auto diesel e benzina,
- Occorrerebbe rafforzare la messa in sicurezza dei
viadotti e ponti stradali , dei territori, un sistema portuale
competitivo sostenibile... Per fare ciò servirebbe un forte ruolo dello
Stato ed invece è stata fatta dalla Melon/Salvini (unica modifica al
PNRR) una riforma delle regole sugli appalti e subappalti, che
deregolamenta e privatizza il tutto, "azzeramento del codice degli
appalti " con una prospettiva di incremento della cementificazione, dei
morti sul lavoro, della "mafia dai colletti bianchi":
- il PNRR, prevede anche una nuova rete per il trasporto
pubblico con 11 Km di metropolitane, 120 Km di filobus, 85 Km rete
ferroviaria, 15 Km di funivie... è veramente “poca roba” una goccia
d’acqua nel mare dei bisogni;
- nel Piano si prevede l’acquisto di 53 treni regionali,
nel piano Conte erano 80, il resto delle risorse va ai treni ad alta
velocità... mentre a livello regionale oggi abbiamo ancora 256 treni
Diesel circolanti;
- Su gli autobus , in Italia ne abbiamo 42.800
circolanti,,, molti di loro sono vecchi ed insicuri, il PNRR ne prevede
la sostituzione di 5.500 , circa il 13%... molto poco;
- I percorsi ciclabili urbani passano dai 1000 Km della
precedente proposta agli attali 570 Km, i percorsi ciclabili turistici
da 1626 Km agli attuali 1200 Km;
per l’istruzione e ricerca per rilanciare la crescita , la produttività e l’inclusione sociale:
- i fondi da destinare alla ricerca diminuiti da 38 del
precedente Piano a 30 miliardi... e per le sfide tecnologiche
ambientali sono inconsistenti,
- nel piano Draghi (non modificato) sono previsti solo 4,5 miliardi di euro;
- c’è un impegno sostanziale ma generico per gli asili nido e scuole materne, con 4,6 miliardi;
le politiche attive del lavoro con il potenziamento dei
centri per l’impiego, del servizio civile universale, e con il sostegno
all’imprenditoria femminile :
- Nel PRR, si sostiene, che gli investimenti porteranno in 5
anni un incremento di 750.000 occupati... una cifra modesta visto che
in un solo anno di pandemia abbiamo perso quasi un milione di occupati;
- Nel Piano si parla di potenziamento dei Centri per
l’Impiego, ma non sono essi che creano lavoro... e non basta nemmeno
fare investimenti innovativi di processo e di prodotto... per creare
nuova occupazione, è anche necessario che le imprese abbiano più
commesse... più ordinativi... ma per questo sarebbe necessario un
rilancio dei consumi, che invece non può avvenire a causa degli stipendi
e pensioni, che vengono tenuti molto bassi... mentre è stato riformato
il reddito d cittadinanza con una dimezzamento delle risorse e dei tempi
di attuazione che andranno a colpire i soggetti più deboli ;
- Nel PNRR si parla di uno sviluppo del servizio civile e
volontariato a favore dei giovani, ma è soltanto una forma di
sfruttamento, con persone che vengono occupate in attività vere , con
un rimborso spese che difficilmente superano le 300 euro mensili;
- Ci sono 400 milioni per l’imprenditoria femminile.
sulla sanità gli obiettivi sono: il rafforzamento
della rete territoriale , l’ammodernamento delle dotazione tecnologiche
del Servizio Sanitario Nazionale, lo sviluppo della telemedicina :
- Ma dopo i 37,5 miliardi tagliati alla sanità pubblica
negli ultimi a partire dal 2012 , si parla in positivo di investimenti
per rafforzare la rete sanitaria territoriale anche attraverso squadre
di medici ed infermieri che assistono, curano e prevengono le malattie a
domicilio... ma le risorse stanziate dalla Meloni nel PNRR restano
quelli del 15 miliardi di Conte, ma per l’anno 2023 ci sono solo 1,9
miliardi con i pronto soccorsi ed ospedali verso il collasso.
- A nessuno può sfuggire il fatto che la distruzione del
SSN, non è avvenuta perché non potevamo permettercelo, ma perché da
circa 30 anni, è stata perseguita una precisa scelta politica a
sostegno di precisi interessi economici privati, a favore delle classi
ricche dominanti, delle cliniche private... sarebbe necessaria una reale
inversione di tendenza su investimenti e prevenzione senza limiti di
spesa , che invece non c’è
- La telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico, sono
solo palliativi, in una situazione dove andrebbero anche fatte notevoli
assunzioni di medici e personale sanitario, investimenti tecnologici e
nuovi plessi ospedalieri.
Insomma non solo la realtà è pessima, ma essa viene
aggravata dalla decisione del governo di spendere il 2% del PIL per
armamenti continuando anche ad armare l’Ucraina, con una grave ricaduta
sulle condizioni economiche e sociali dei cittadini e del Paese .
Umberto Franchi 7 aprile 2023
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/5428/il-pnrr-e-l-incapacita--del-governo.php