Ringrazio il Sindaco e il Presidente del Consiglio
Comunale per aver accolto la nostra richiesta di intervenire in questa preziosa
riunione del Consiglio Comunale.
Ringrazio assessori e consiglieri comunali per l’attenzione che vorranno dare a due proposte concrete che faremo.
A Lucca, in Toscana, come nella maggior parte dele Regioni Italiane, abbiamo sulla sanità pubblica, due problemi più grandi e più urgenti di molti altri.
Il ritardo nelle prestazioni, negli esami, nelle visite specialistiche spesso di molti mesi e il sovraffollamento del pronto soccorso.
Mancanza di macchinari efficienti e soprattutto mancanza di personale, sottoposto a turni massacranti.
Per risolvere questi due annosi problemi occorrerebbero molti investimenti, molti soldi che sul bilancio italiano e della toscana, non ci sono.
L’Europa in questo caso avrebbe provveduto con 36 miliardi del MES, che il nostro governo, Meloni in primis, non vogliono, per non smentire anni di politica populista di opposizione, fatta negli anni passati.
Queste sono questioni nazionali e regionali che io ma anche voi possiamo denunciare ma non certo risolvere.
Vogliamo invece porre la vostra attenzione su un modesto contributo concreto che possiamo portare come Think Tank Reformists, un piccolo Blog-pensatoio culturale sorto da poco a Lucca.
La proposta che presentiamo è specifica per Lucca e la Lucchesia e crediamo che il Sindaco Mario Pardini, di cui conosciamo le capacità di innovazione e concretezza, potrebbe portare avanti come sperimentazione locale, in accordo alla Regione Toscana.
La difficoltà della sanità pubblica si può risolvere solo con nuovi grandi investimenti o con il contributo dei privati.
La sanità privata spesso di eccellenza ha costi importanti e trova un rigetto ancestrale nella sinistra italiana.
A Lucca esiste una sanità privata molto importante che è sanità sociale, cioè privati senza fine di lucro.
Il Centro di Sanità Solidale nasce grazie all’intuizione dell’Associazione “Amici del Cuore” di Lucca che, in un periodo di crisi economica globale, ha voluto dare una risposta concreta alle esigenze sanitarie dei cittadini che non trovano la giusta e tempestiva assistenza nel nostro SSN.
Il Centro di Sanità Solidale si avvale delle migliori professionalità e di moderne attrezzature pur garantendo prestazioni sanitarie a basso costo.
Le proposte sperimentali che il Sindaco potrebbe proporre alla Regione, in un tavolo di concertazione a tre, sarebbero due.
Una molto semplice: le prestazioni arretrate del territorio lucchese potrebbero essere dirottate sui servizi sanitari specialistici del Centro di Sanità Sociale, agli stessi costi del SSN.
Il Centro di Sanità Sociale ha apparecchiature di avanguardia e personale specializzato quasi tutto proveniente dagli ospedali lucchesi, per raggiunti limiti di età, in un campo in cui l’esperienza non è certo un difetto.
Una cosa semplice, a costi invariati, fattibile da subito.
Una sperimentazione che potrebbe fare da apripista ad altre realtà toscane, mentre risolverebbe immediatamente, per la Lucchesia, un problema drammatico.
La seconda sperimentazione più complicata ma non impossibile dato il contenitore attrezzato di Campo di Marte, è il ricercare sempre con il Centro di Sanità Sociale, di dare vita a un Pronto Soccorso ausiliario, per la cura delle emergenze più lievi.
Dopo lo screening fatto dal Pronto Soccorso del San Luca, la risoluzione dei casi valutati nei primi due colori, meno urgenti, potrebbero essere dirottati su una struttura in Campo di Marte gestita da personale del Centro di Sanità Sociale.
Ci sarà il contrattempo dello spostamento del richiedente assistenza dal San Luca al Campo di Marte, ma sempre meno invasivo che stare ore e ore su una sedia ad aspettare il proprio turno.
Signor Sindaco a Lucca abbiamo un privato nella sanità a Lucca che non è un privato tradizionale, non ha scopo di lucro ed è dotato di macchinari e personale di primo livello.
Come Think Tank Reformists, iniziativa nostra e non per conto, le chiediamo, umilmente e cortesemente, di approfondire la cosa: parli con il Centro di Sanità Sociale, poi con la Regione, verifichi la possibilità di fare uno o tutte e due queste sperimentazioni.
Nel caso sia possibile dar vita a questa sperimentazione pensi a quale ritorno per i suoi cittadini che vedrebbero abbattuti i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e che soddisfazione sarebbe per il suo Comune, di essere, unico in Toscana, a riuscirci.
Grazie dell’attenzione
Francesco Colucci per Think Tank Reformists