"Adesso
serve il confronto e un accordo tra tutte le forze alternative al Pd e
al centrosinistra per permettere a Lucca di voltare pagina e conseguire
al ballottaggio quella vittoria che consenta a Mario Pardini di
diventare sindaco". L'appello arriva
da Remo Santini, il leader dell'opposizione che nel 2017 non riuscì di
un soffio a sconfiggere il primo cittadino uscente Alessandro
Tambellini. "Pardini ha dimostrato di poter ambire a guidare la città -
dichiara Santini - ma è chiaro che adesso serve uno sforzo per trovare
una piattaforma programmatica comune con tutti gli altri candidati
sindaco (Barsanti, Cecchini e Veronesi e con le liste collegate) che si ponevano, come Pardini stesso, sulla linea del cambiamento rispetto a questa amministrazione. Cinque anni fa, non certo per nostra volontà, questa operazione non riuscì. Ma siamo convinti che ora sia assolutamente
a portata di mano se la priorità di tutti sarà quella di mettere al
primo posto il bene di Lucca, superando egocentrismi e divisioni del
passato". Santini fa poi un'ulteriore analisi. "Il ballottaggio del 26
giugno avrà un tema predominante: scegliere tra la continuità e una
classe dirigente che ha promesso di realizzare progetti poi mai concretizzati, e
in 10 anni ha fallito gli obiettivi di rilancio che si era prefissata -
sottolinea Santini - oppure dare fiducia a chi puo' sprigionare energie
nuove e un ricambio alla guida della città, all'insegna di una salutare
alternanza dopo due mandati consecutivi in cui il centrosinistra
lucchese non ha saputo dare quelle risposte che il capoluogo meritava.
Adesso ognuno deve fare la sua parte: le forze civiche e politiche
nell'unire i loro intenti, e soprattutto i cittadini che devono tornare a
votare. Far decidere agli altri, per poi lamentarsi se il cambiamento
non avviene, è uno sbaglio imperdonabile".