Legalità e trasparenza

Prendo lo spunto da un vecchio comunicato stampa pubblicato su un gionale on-line in cui si dice: "Si sono venduti 6mila mq al prezzo ridicolo di poco più di 200 euro al mq. Non sono state stabilite linee guida per vincolare l’utilizzo dell’edificio. Meno male che almeno la soprintendenza un minimo di vincoli li aveva posti e così non siamo proprio quella città selvaggia che magari qualcuno si augurava”. “La vendita è stata effettuata ad una ditta con capitale sociale di 10mila euro, della quale non conosciamo i proprietari, costituita un mese prima e che pertanto non può dimostrare alcuna esperienza specifica: in pratica il primo che passava!" 

L'articolo è del 01 dicembre 2021 ( amministrazione Tambellini ) e non posso fare a meno di notare che oggi 19 marzo 2023 ancora non sappiamo chi sono gli acquirenti veri - che tanto hanno fatto e fanno per mantenere l'anonimato - e mi chiedo il perché è importante per loro mantenere questo segreto che resta tale sia dai consiglieri di CD che da quelli di CS e la cosa non è normale perché da l'impressione che ci sia qualcosa di incoffessabile nella destinazione d'uso o in chi veramente acquista. Quindi abbiamo prima Tambellini che ha regalato la Manifattura per un tozzo di pane e poi, adesso, Pardini tengono la bocca chiusa e custodiscono questo mistero. Perché, mi chiedo, non è possibile sapere chi sta dietro all'ufficio legale che ha firmato per conto terzi l'atto di acquisto ed è vincolato al silenzio? Ora mettiamo pure che ci sia una clausola di non divulgazione oppure che siano state date assicurazioni ferree sulla vera proprietà mi chiedo perché sia stata accettata quella clausola vessatoria per la verità e per i lucchesi. In ogni caso, un conto è il rispettare la legge, nel caso ci siano accordi scritti, ed un conto è il dovere, per trasparenza, di informare la cittadinanza. Come ha potuto Tambellini fare due cose esecrabili in un unico atto?: svendere ad un tozzo di pane una proprietà pubblica e contemporaneamente impegnarsi a non informare i cittadini su nulla. Tambellini aveva fatto della trasparenza la sua bandiera (mai usata in dieci anni) e questa vicenda ha confermato che erano solo parole. Anche Pardini, però, a questo punto è corresponsabile di questa opacità e condivisione, contrariamente a quanto ha sempre affermato in campagna elettorale. Purtroppo temo ci siano cose non gradite ai lucchesi, se tutti mantengono il rigoroso silenzio, e non vorrei che questo atteggiamento coprisse qualche scandalosa pappetta
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