Assi viari di Lucca, per la Regione il no di Capannori al protocollo è incomprensibile

L’assessore Baccelli: “L’intesa risolve proprio alcuni problemi sottolineati dall’amministrazione comunale. Senza la firma il progetto non potrà invece essere migliorato” Lucca accelera, Capannori frena. Le due amministrazioni si sono divise sul progetto degli assi viari, ovvero il sistema di tangenziali attorno al capoluogo che coinvolge ambedue i comuni, e la Regione, con l’assessore ai trasporti e l’urbanistica Stefano Baccelli, allarga le braccia e non si capacita. Capannori ha annunciato infatti l’intenzione di non voler firmare il protocollo regionale, frutto del lavoro di composizione e mediazione svolto negli ultimi due anni e mezzo su un progetto che tiene banco nel territorio da più di un lustro. “Mi sorprende il no e l’atteggiamento del Comune di Capannori” commenta l’assessore Baccelli, che ripercorre le tappe e la storia, non semplice, del progetto del sistema di tangenziali a Lucca, vissuto da Baccelli anche nelle vesti di presidente di Provincia e non solo da assessore regionale: un’opera finanziata e commissariata che punta redistribuire il traffico sulla rete stradale, con lavori su due stralci, il primo da 111 milioni di euro (e 33 di ulteriore fabbisogno da trovare) e il secondo con 5 milioni per la progettazione già assegnati e e 175 milioni da rintracciare. “Il protocollo – spiega ancora Baccelli – va infatti nella direzione degli interessi di Capannori e risolve quello che era diventato un casus belli per l’amministrazione comunale, ovvero l’utilizzo di via Domenico Chelini. Lo si fa utilizzando un’opera che sarà realizzata da Rfi per il raddoppio ferroviario della Lucca-Pistoia, anticipando un tratto previsto dal secondo stralcio degli assi viari”. Con il protocollo d’intesa è prevista infatti la realizzazione di una nuova viabilità di collegamento nella direzione nord-sud da via Chelini a via Nuvolari, con sottopasso della ferrovia e sovrappasso dell’autostrada A11, con un collegamento diretto alla zona industriale del Pip di Carraia. In questo modo scomparirà dal tracciato Anas il passaggio da via Domenico. Infine gli espropri. “Francamente – prosegue Baccelli – questa forte preoccupazione manifestata dal Comune di Capannori mi sembra ingiustificata. Quello degli espropri è l’avvio di un procedimento emesso nel 2019, a tutela degli espropriati. E comunque, laddove ci fossero modifiche progettuali, anche gli espropri saranno adeguati. Il protocollo prevede la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico composto da Regione, Rfi, Anas e commissario per definire le modifiche al progetto evidenziate dalle osservazioni dei Comuni ed Anas, già in questa fase, ha accolto parte delle proposte di modifica, non notificando ad esempio la comunicazione di esproprio ai proprietari di via Chelini”. “Abbiamo lavorato per due anni passo a passo con le due amministrazioni comunali. Senza la firma del protocollo – conclude Baccelli – si rischia che le cose rimangano così come sono. Si rischia che nel progetto rimanga l’adeguamento di via Chelini e che non vengano fatte quelle modifiche puntuali chieste invece dai Comuni di Lucca e Capannori”. https://www.toscana-notizie.it/web/toscana-notizie/-/assi-viari-di-lucca-per-la-regione-il-no-di-capannori-al-protocollo-%C3%A8-incomprensibile
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