E’ notizia di queste settimane,
l’intenzione da parte del governo Meloni di portare avanti il
provvedimento, già approvato lo scorso dicembre attraverso la legge di
bilancio, che vedrà drastiche perdite di autonomia degli istituti
scolastici operanti sul territorio nazionale.
"Tagliare
la scuola - precisa il Pd Altopascese - sembra la soluzione scelta per risparmiare risorse a
discapito di un settore già vittima da anni di una mancanza di
lungimiranza e di politiche efficaci di investimento per le future
generazioni."
Quasi un’istituzione scolastica autonoma su 10 sarà tagliata sul
territorio nazionale e dovrebbero essere fra 20 e 30 gli istituti in
Toscana ad essere accorpati.
Ciò che preoccupa
maggiormente - prosegue - sono le implicazioni e le ricadute sulla
qualità della didattica e sui livelli occupazionali del personale
scolastico: non riuscire più a mantenere la stessa capacità di svolgere
un servizio scolastico adeguato sembra essere un rischio concreto, che
causerà un’ulteriore perdita di funzionalità ed efficienza del settore.
Eppure, la pandemia dovrebbe averci insegnato che tagliare su
sanità e scuola è stato, negli anni, un tentativo scellerato di
risparmiare risorse, che ha prodotto solo precariato e ulteriori
ostacoli ad una buona gestione degli istituti, fonte primaria di
crescita dei nostri figli e delle generazioni che ci succederanno.
Ad
Altopascio, in questi anni, un’amministrazione di centro-sinistra ha
dimostrato che invece un’inversione di tendenza è possibile e ha
evidenziato coi fatti quanto sia necessario investire sulla scuola
attraverso delle politiche chiare e concrete, attraverso una visione
politica che punti ad una società più equa e giusta dal punto di vista
della formazione, dell’educazione e delle possibilità che ogni bambino
deve avere di potersi istruire attraverso la scuola pubblica.
E
come lo ha fatto? Intervenendo sulle strutture scolastiche
preesistenti, grazie alla messa a norma e alle verifiche sismiche degli
istituti; con il ritorno delle mense interne per aumentare la qualità
del servizio; con un'attenta progettazione e acquisizione di
risorse, fondamentali per la costruzione di nuovi plessi scolastici sul
territorio.
Altopascio è, quindi, un chiaro
esempio di come sia possibile scegliere la scuola come investimento
prioritario per lo sviluppo dei territori e della società; è la
dimostrazione che solo delle politiche attente al ruolo primario della
scuola e al valore forte di una istruzione pubblica, possono guardare
con lungimiranza e speranza ad un futuro fatto di cittadini attenti e
preparati alle sfide di un mondo che cambia velocemente e che rischia di
lasciare indietro qualcuno.
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/4974/-con-i-tagli-alla-scuola-avremo-bambini-di-serie-a-e-di-serie-b-.php