L'ESTRAZIONE IPERMERCATISTA DEL VALORE DELLE AREE MONUMENTALI.



L'affermazione del Sindaco " non credo che Pulia sia adatta come area eventi, che necessitano di una monumentalità che si trova altrove.. " appare per certi versi ascrivibile ad una concezione prettamente mercatista/turbo capitalista, che riflette  il trend  di esasperata estrazione di valore dalle aree monumentali, senza che queste e  i loro fruitori, compresi i cittadini, se ne avvantaggino, anzi con la conseguenza di un vulnus per le stesse quando, come a Lucca, vengono superate  soglie temporali e dimensionali, oltre le quali scatta l'incompatibilità di certi eventi,  con l'irreversibile limitazione  dell'immagine e dello spirito del luogo che sono intimamente connesse con il monumento, nella fattispecie gli Spalti e le Mura della Città. 

Del resto questa necessità per gli eventi, di agganciarsi alla monumentalità, e quindi all'estrazione di valore monumentale, potrebbe essere soddisfatta, senza far danno, da altre localizzazioni per gli eventi, meno impattanti, e comunque sempre ad un tiro di schioppo dalla Città Antica e dalle Mura (il monumento). Il mercato di Pulia, lo Stadio e piazzale Baroni, sono a diretto contatto visivo delle Mura, distanti un centinaio di metri, capaci non solo quindi di garantire la "monumentalità" invocata dal Sindaco, ma anche una migliore logistica  per la mobilità e gli accessi e quindi con conseguenze positive per tutta la Città.


Claudio Pardini Cattani

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