Gli assi viari, come qualsiasi
intervento pubblico, per essere utili ai cittadini devono essere
fatti bene. È incomprensibile quindi la passività del sindaco
Pardini, di fronte alle scelte di Anas, di procedere con gli espropri
seguendo il vecchio progetto, che deve invece subire importanti
modifiche. Il Comune di Capannori ha fatto bene a porre la questione.
Occorre portare a compimento il protocollo d’intesa, prossimo alla
firma, per chiedere correzioni al progetto, sia nel tratto lucchese
che in quello di Capannori. Perché questa fuga in avanti sugli
espropri, quando stava per essere siglato un accordo tra Comuni di
Lucca e Capannori, Provincia di Lucca, Regione Toscana, Anas e
Ferrovie? E perché il sindaco di Lucca sembra improvvisamente
chiudere a possibilità di modifiche?
Ho presentato un’interrogazione affinché Pardini riferisca in Consiglio Comunale: deve fugare il dubbio che la carovana di dirigenti politici a Roma, sia servita solo a imporre dei diktat alla giunta lucchese. Prima l’11 gennaio, quando il sindaco di Lucca, assieme ai massimi esponenti della Lega, è andato dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Il 2 febbraio è stata la volta del viceministro ai trasporti Galeazzo Bignami, assieme ai vertici di Fratelli d’Italia. Confidiamo che non si rimangino le parole dell’assessore Buchignani al Consiglio Straordinario del 6 dicembre 2022, quando si vantava di avere il governo finalmente dalla loro parte, grazie al quale avrebbero chiesto le modifiche ai progetti degli assi.
L’amministrazione comunale deve dedicare tutte le sue energie in questo progetto strategico, che va portato in fondo dialogando con i cittadini e con gli altri enti. Per ora, gli unici passi avanti sono fatti grazie al centrosinistra. Gli incontri preliminari, per chiedere il protocollo di modifica del progetto assi viari, furono lanciati quando era assessore ai lavori pubblici Francesco Raspini. Ed è grazie la minoranza consiliare di centrosinistra, che ha convocato il consiglio straordinario, se è ripartito il dibattito pubblico sul tema.
L’amministrazione di Lucca voleva invece procrastinare: in quell’occasione l’assessore Buchignani affermò addirittura che era necessario parlarne pubblicamente dopo qualche mese. Forse volevano far trovare i cittadini di fronte al fatto compiuto, di un progetto mai modificato?
Gabriele Olivati – capogruppo Lucca Futura