Il
sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, interviene
sull’ipotesi di riformare il 118 e il sistema di emergenza - urgenza
della Valle del Serchio.
“Sto seguendo con attenzione le
notizie che si rincorrono in merito alla riforma che riguarderà il
sistema sanitario locale. Posso capire le esigenze di razionalizzare
costi e meccanismi, ma questo non deve mai tradursi in un taglio
orizzontale dei servizi. L’obiettivo da ricercare è quello di garantire
ai cittadini i migliori standard socio-sanitari, di garantire una sanità
di prossimità, soprattutto in un territorio complesso e articolato
com’è quello della Valle del Serchio”.
“Sto leggendo il
continuo rincorrersi di ipotesi ed eventualità, tra cui l’eliminazione
del medico a bordo delle ambulanze di Piazza al Serchio e, si dice,
anche di Borgo a Mozzano. Una cosa è sicura: il medico a bordo
dell’ambulanza permette un intervento tempestivo, efficace, sicuro a
tutto vantaggio della salute dei cittadini. Solo un mese fa la presenza
del medico a bordo dell’ambulanza partita da Borgo a Mozzano ha permesso
a una bambina di nascere in piena sicurezza durante la corsa verso
l’ospedale di Barga. Cosa sarebbe successo senza il medico? Sarebbe
andato comunque tutto liscio? Non possiamo saperlo, ma indubbiamente la
presenza di un medico a bordo potenzia il servizio. Credo che,
nell’applicazione di una qualsivoglia riforma, non si possano applicare
modelli matematici, ma che si debba tener conto delle specificità dei
territori.”
“La sede più opportuna per discutere di tutti
questi aspetti - conclude - è chiaramente la Conferenza zonale dei
sindaci dove gli amministratori possono presentare perplessità e
bisogni. Credo che sia importante valutare seriamente l’eventualità di
far slittare l’entrata in vigore della riforma almeno di tre mesi, se
non di sei. Sicuramente la data del 12 aprile è troppo ravvicinata: è
indispensabile fermarsi a riflettere e trovare vie ben calibrate per le
diverse esigenze.”
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