di Manuel Colosio - corriere.it
Il progetto di Loggia e Regione da due milioni di euro denominato Duc sembra funzionare: quattro nuovi esercizi ogni mese.
Nel centro storico di Brescia ritornano i negozi di vicinato
di Manuel Colosio
Il progetto di Loggia e Regione da due milioni di euro denominato Duc sembra funzionare: quattro nuovi esercizi ogni mese.
Le saracinesche a Brescia continuano a rialzarsi, almeno in centro storico. Dentro le mura venete sono in media quattro ogni mese i nuovi esercizi commerciali aperti: alle 51 nuove attività aperte da settembre a oggi si devono infatti sottrarre 31 attività chiuse o sospese; 20 quindi i negozi aperti negli ultimi cinque mesi a consolidare il trend di crescita delle economie di vicinato che avevano già visto la riduzione di 36 spazi commerciali sfitti e riaperti nel periodo tra il 2020 ed agosto 2022.
I dati, nel loro complesso certamente confortanti, sono stati diffusi ieri in Loggia, dove si è fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi del progetto “Duc Brescia: tra commercio e cultura” approvato come “progetto di eccellenza” da Regione Lombardia nella graduatoria relativa al bando dei “Distretti del Commercio 2022-2024”. Un progetto da circa due milioni di euro per rilanciare il commercio in centro storico, sfruttando ovviamente l’occasione presentata dall’appuntamento del 2023 come Capitale della Cultura, ma guardando anche oltre. Fondi che provengono soprattutto dal Comune di Brescia, il quale copre la metà del progetto investendo oltre un milione di euro, ai quali vanno aggiunti 630 mila euro finanziati da Regione Lombardia, 300 mila euro messi dalla Camera di Commercio e 100 mila euro già nelle disponibilità del Comitato per lo sviluppo economico locale, organo di governance del DUC.
«Stamattina (ieri per chi legge, ndr)in giunta ho portato l’approvazione di una parte di questo stanziamento, 400 mila euro — annuncia l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Brescia, Valter Muchetti — che adesso verranno messi a disposizione per realizzare i 18 interventi per sostenere e sviluppare il centro storico, investendo nella promozione e valorizzazione delle sue potenzialità, nonché nella creazione di nuove politiche attive per la crescita delle attività economiche già presenti». Diversi gli assi sui quali si muove il progetto: quello in fase di approvazione a marzo prevede un supporto alle imprese attraverso un bando da 200 mila euro destinato a finanziare a fondo perduto il 50% degli investimenti in conto capitale delle micro-piccole e medie imprese del centro storico, mentre un altro da 100 mila euro per coprire sempre il 50% dei loro costi di gestione. Per quanto riguarda la rigenerazione e qualità urbana sono previsti 400 mila euro per mettere mano a quelli che vengono definiti gli «assi dello shopping»: interventi saranno realizzati in piazza Rovetta, nella piazzetta adiacente la Chiesa di San Faustino e Giovita, in piazza Mercato, su parti di corso Zanardelli, in via San Francesco, in corso Palestro e corso Magenta.
C’è poi il tema dei servizi comuni offerti a imprese, utenti e visitatori: in via San Faustino arriverà il servizio dedicato a chi compra in centro e vuole farsi recapitare gli acquisti direttamente presso la struttura ricettiva, piuttosto che nei locker allestiti nei parcheggi in struttura, fermate metro e stazione, mentre proseguirà ogni sabato il servizio di babysitting gratuito durante lo shopping, servizio che ha riscontrato notevole successo durante il periodo natalizio. A questo vanno aggiunte attività di marketing, comunicazione, animazioni e sinergie con i macroeventi.
E non per ultimo il lavoro teso a trovare soluzioni per il riutilizzo degli spazi sfitti attraverso iniziative di sensibilizzazione dei proprietari, realizzando così «una pluralità di interventi innovativi in grado di proiettare il tessuto economico urbano nel futuro ed evitare che il volano del 2023 non si riveli un fuoco di paglia», chiosa Mario Mistretta, presidente del Comitato per lo sviluppo economico locale, ricordando come «le scelte che prenderemo intendono mantenere e incrementare l’attrattività che il centro storico sta già registrando», in modo che gli attuali 1.664 negozi aperti presenti oggi possano registrare un ulteriore aumento.
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