Di Vito: "Urbanistica nel rispetto della storia di Lucca"

Ecco le proposte del capolista di Forza Italia-Udc, in particolare anche per l'agricoltura e la tutela del paesaggio


"Per la città di Lucca  pensiamo e vorremmo progettare una urbanistica nel rispetto della storia di Lucca, suddividendo  il territorio lucchese in tre zone:  la campagna lucchese intesa come pianura e collina,  la periferia formatasi tra il primo ‘900 e gli anni ’70 del secolo scorso e  il centro storico". Lo spiega Alessandro Di Vito, candidato al consiglio comunale come capolista per Forza-Italia e Udc che sostiene Mario Pardini sindaco. "Una coerente e razionale disciplina del territorio comunale deve necessariamente fondarsi su una visione d’insieme di queste tre zone e su una chiara idea di quali devono essere i rapporti tra di esse - sottolinea Di Vito -. Dovrebbe  essere chiaro a tutti  che Lucca non è solo centro storico ma è anche periferia e le due entità, negli ultimi trent'anni, si sono strettamente legate fra loro  al punto tale che debbano essere inserite in una visione urbanistica unica. Allo stesso tempo la campagna ha rappresentato gran parte della storia urbanistica,  per cui  Lucca sarà la Lucca che conosciamo solo se continuerà ad esistere una campagna lucchese". Ed ecco le proposte: rilancio e valorizzazione delle produzioni  tipiche locali; favorire accordi tra agricoltori e ristoratori per una “cucina del territorio”, mediante facilitazioni (suolo pubblico e simili) a quelli, tra i ristoratori, che si impegnino a rifornirsi presso aziende locali;  sostenere  analoghi accordi con commercianti e con la stessa media/grande distribuzione; incoraggiare, da parte del Comune, l'affitto di terreni agricoli inutilizzati e favorire la concessione della loro disponibilità, a vario titolo, a soggetti interessati alla loro coltivazione, indirizzandone peraltro e nel contempo il tipo di utilizzo (quanto a tipo di colture; ripristino dei vecchi filari e fossi con delimitazione dei singoli fondi). "Infine, per l'uso di vie  e terreni agricoli, vanno ripristinate, in accordo con i proprietari le molteplici vie interpoderali che da sempre hanno caratterizzato la campagna lucchese, così da renderle fruibili a tutti e fare della campagna una componente della dotazione di verde della città - conclude Di Vito -. Va inoltre ampliata l'attuale dotazione di verde pubblico della città utilizzando i terreni agricoli più vicini a quest’ultima (quindi già naturalmente destinati a verde), peraltro mediante interventi “minimali”: ad esempio: qualche panchina; una tettoia contro le intemperie; due “porte" per il calcio con una bassa recinzione in pali e rete, il tutto sempre mediante accordi con i proprietari dei terreni interessati".
Questo post ha 1 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/446/di-vito---urbanistica-nel-rispetto-della-storia-di-lucca-.php