Il
PMLI è fortemente favorevole all'intervento di Zelensky al
Festival di Sanremo. Il presidente della Repubblica
dell'Ucraina rappresenta un paese indipendente e sovrano
aggredito e parzialmente invaso dall'armata neonazista del
guerrafondaio Putin, quindi la Rai ha fatto bene a
consentirgli di parlare al Festival. Divertimento canoro e
informazione su un evento che potrebbe sfociare in una nuova
guerra mondiale possono benissimo coesistere.
Gli amici mascherati o di fatto dell'imperialismo russo appoggiati dal socialimperialismo cinese, come Salvini, Dinucci, Rizzo, Acerbo, Vauro, Mattei, Di Battista e De Magistris, strillano, in particolare attraverso il “Fatto” di Travaglio, Conte e Putin, perché non vogliono che le spettatrici e gli spettatori del Festival sappiano dei crimini di guerra, soprattutto nei confronti dei civili, che il nuovo zar Putin sta compiendo in Ucraina. Essi nascondono il loro servilismo verso Putin sotto il mantello della pace, ma la pace si può ottenere solo con la vittoria dell'Ucraina. Così come è accaduto, negli anni '70 del secolo scorso, in Vietnam e in Cambogia aggrediti dall'imperialismo americano.
Viva la Resistenza dell'Ucraina!
L’Ufficio stampa del PMLI