Aumentano i rientri pomeridiani, ma non migliorano i servizi.
Esordiscono così Matteo Petrini, capogruppo di Fratelli d'Italia a
Capannori, e Gianluca Lommori, componente del direttivo comunale, in
merito all'annuncio dell'amministrazione riguardo l'ampliamento dei
rientri pomeridiani per alcune storie del territorio.
Apprendiamo
dall’Assessore Cecchetti - esordisce Lommori - che l’Amministrazione è
riuscita ad organizzare i servizi di trasporto e di mensa per le scuole
primarie di Lammari, Segromigno in Piano e Lunata, per l’ulteriore
rientro pomeridiano, atto peraltro dovuto per legge alla scuola
dell’obbligo.
Il rientro, infatti - continua Lommori - si è reso
necessario in alcune scuole ,in quanto dall’anno 2023-2024 ci sarà un
cambiamento del quadro formativo, con l’aggiunta di 2 ore di educazione
motoria.
Proprio su questo argomento - sostiene Petrini - ci giungono
però segnalazioni dai genitori , facilmente riscontrabili,
sull’inadeguatezza degli spazi dedicati allo svolgimento di educazione
motoria. Tranne che per la scuola primaria di Lunata, dove
effettivamente nel corso degli anni è stata creata una palestra
efficiente, le altre non hanno assolutamente strutture adeguate allo
svolgimento di educazione motoria, soprattutto in presenza di classi
comunque numerose.
A questo proposito - continuano i due esponenti di
Fratelli d'Italia - continuiamo a vedere una scarsa propensione agli
investimenti sul patrimonio scolastico esistente, in particolar modo
sulla parte dedicata allo sport. Siamo rammaricati di situazioni, come
quella della scuola secondaria di Lammari, dove le strutture esterne
avrebbero un grande potenziale ed invece sono nel degrado più assoluto.
Strutture che potrebbero essere utili anche alle varie associazioni
sportive del territorio che necessitano di continui spazi per promuovere
e curare al meglio la loro attività.
Come gruppo chiediamo con forza
a questa Amministrazione di attivarsi per la ricerca di bandi ad hoc
per la rigenerazione del patrimonio sportivo delle scuole del territorio
- concludono Petrini e Lommori - così da permettere lo svolgimento
dell’attività sportiva dei ragazzi senza dover sottostare a compromessi
per la mancanza di spazi o condizioni climatiche avverse.