“Per la maggioranza di destra del sindaco Pardini definirsi antifascisti, antirazzisti, democratici e antiomofobi non è più un valore”.

Centrosinistra all’attacco: “Per la maggioranza di destra del sindaco Pardini il fatto di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza e di ripudiare fascismo, razzismo, xenofobia, antisemitismo e omofobia non è più un valore: la maggioranza porterà nel prossimo consiglio comunale una mozione per eliminare la dichiarazione introdotta nel 2018, così da poter concedere i luoghi comunali anche a chi si fa esplicitamente portatore di parole e atti di intolleranza e odio”.



Per la maggioranza di destra del sindaco Pardini definirsi antifascisti, antirazzisti, democratici e antiomofobi non è più un valore”. 

I consiglieri e le consigliere dei gruppi di centrosinistra in consiglio comunale (Partito Democratica, Lucca Futura, Sinistra Con Lucca, Lucca Civica - Volt - Lucca è Popolare, Lucca è un grande noi) vanno all’attacco e denunciano la mozione proposta dalla destra per il prossimo consiglio comunale che chiede di revisionare la delibera adottata dalla precedente amministrazione comunale (delibera di giunta n.401 del 21/12/2018) nella parte in cui dice che la concessione di beni comunali o di benefici economici deve essere sottoposta alla firma di una “dichiarazione esplicita e formale di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza, di ripudio del fascismo, del nazismo, di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche, portatrici di odio o intolleranza religiosa”. 


“La delibera in questione - continuano - era stata adottata in seguito a un indirizzo preciso emerso dal precedente consiglio comunale. Per la destra riconoscersi in questi valori non è importante e non serve: niente di nuovo, insomma. La destra fa la destra e questa maggioranza si presenta a ogni occasione possibile per quello che è:  un’accozzaglia di partiti tenuti insieme solo dalla voglia di potere, continuamente alla ricerca di una visibilità personale per dimostrare la propria esistenza. Così, come già successo per altre nomine e per altri atti nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale ha evidentemente oggi necessità di dare un segnale a una componente della sua maggioranza, cioè quella di estrema destra, andando a inserire un generico richiamo alla Costituzione, ma sentendo forte la necessità di eliminare i riferimenti espliciti a antifascismo, antisemitismo, omofobia, xenofobia, razzismo. Con tanti saluti a tutto quello che riguarda la promozione concreta della cultura della non violenza, della pace, della tutela dei diritti umani e della democrazia. Per noi si tratta di un modo di agire inaccettabile e non resteremo in silenzio”.

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