Il piano del turismo lucchese
La Nazione questa mattina fa un lavoro di sintesi ed encomio sull'operato del comune - e degli sponsor - per il lavoro fatto sul rendere piacevole la città in questo periodo natalizio con luci e allestimenti. Onore al merito, la città ha cambiato volto e si è resa più piacevole anche perché chi vuol fare semplicemente una passeggiata che spesso, alla fine, si traduce nell'entrare in un negozio e comprare. Diciamoci, però, anche la verità: il confronto con una città morta come l'aveva lasciata Tambellini - come per tutto ciò che ha fatto in dieci anni è improponibile. Lucca era stata ridotta da populisti ideologici i queste feste - e durante l'anno in generale - ad una sorta di città di frontiera abbandonata e, anche se il paragone è decisamente fuori luogo, una città vicina allo stato terminale. In pieno stile Tambelliniano circondato da persone inadatatte al proprio ruolo e assolutamente prive di capacità e gusto, amore per il bello e rispetto di una città.
Quello che mi ha però colpito è stata l'idea di fare eventi "acchiappaturisti" praticamente per tutto l'anno. Ottimo. E fin qui benissimo, poi erò mi vengono snocciolati eventi che vengono considerati "mostri sacri" per la città e qui devo fare un rilievo: Lucca Summer Festival (ovviamente citato per primo), Lucca Comics e Lucca Effetto cinema.
Sorvolando sul fatto che gli eventi sono di più (le Mostre della Fondazione Ragghianti, Santa Croce con il settembre lucchese, Murabilia, la festa dei Fiori di S.Zita ecc...) mi sembra di capire che si tende ad u turismo "coca, panino e via" e non un turismo di qualità. Lucca non è Roma o Milano o Firenze e deve fare una scelta di chi far entrare dalle sue porte: mentre per Lucca Comics, che è interamente di proprietà del comune e che porta, insieme agli inevitabili disagi, anche parecchi soldi nelle casse del comune gli altri eventi menzionati sono organizzati da privati (sinceramente non so di murabilia) e allora mi chiedo: noi abbiamo un palcoscenico naturale che è la città, perché dobbiamo pagare perché ci vengano a fare spettacoli che in altre città accoglierebbero A PAGAMENTO?
Non conosco le cifre esatte (c'è una strana reticenza politica trasversale su questi dati) ma credo ammontino a diverse decine di migliaia di euro ogni anno, cifra che aumenta notevolmente se vengono fatti concerti sugli spalti. Eh si, perché il comune oltre a pagare per contratto un tot annuo si è assunto l'onere di grandissima parte delle spese del grande circo.
Io non sono contro il Summer Festival, anzi! purché non si faccia sottole Mura e soprattutto purché non ci costi un centesimo, altrimenti siamo al classico caso in cui si privatizzano i guadagni e si socializzano le perdite.
Quei soldi spendiamoli! spendiamoli per Lucca, per organizzare mostre di qualità (qual'è l'ultima fatta?) per finanziare degnamente eventi culturali nel Jazz, nella musica classica, nella ristrutturazione organizzativa del Teatro del Giglio (per fortuna iniziata). Ma ai privati non deve essere dato un euro.
Se il Summer è così amato e di richiamo sarà in grado di camminare da solo con le proprie gambe altrimenti, come ogni impresa privata, se non rende chiude.
Ma soldi pubblici basta !
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