ALL'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI LUCCA, UN INCONTRO CON IL GIORNALISTA E CONDUTTORE TELEVISIVO PAOLO DEL DEBBIO, IN COLLABORAZIONE CON LA LIBRERIA UBIK LUCCA.
Appuntamento da non perdere venerdì 9 Dicembre alle ore 17:30 presso l’ufficio scolastico provinciale di Lucca in Piazza Guidiccioni n.2, dove è in programma un incontro con il giornalista e conduttore toscano Paolo Del Debbio che presenterà il suo primo libro, “Il filo dell'aquilone. Vita di Astorre Cantacci” (Mondadori).
Con la partecipazione di Gina Truglio della libreria Ubik Lucca e Donatella Buonriposi.
"Vedi quegli aquiloni? Sai perché volano? Perché sono tenuti in mano dai bambini, sono attaccati in un punto. La libertà è così: è inutile cercarla in assoluto, bisogna che tu la scelga in una situazione e lì la vivi meglio che puoi".
“Il filo dell’aquilone” è un intenso romanzo di formazione che unisce a una profonda riflessione filosofica e teologica uno sguardo partecipe sulla fragilità che accomuna tutti gli esseri umani.
Per qualche mese Astorre Cantacci è stato Mario Casa. Così è stato battezzato quando la carità delle monache lo ha accolto senza troppe domande. Non era certo il primo neonato affidato alle loro cure. Solo un biglietto scritto a mano, ad accompagnarlo: “È nato lunedì. Dategli tutto l'amore che io non ho potuto dargli”.
Ma il suo nome cambia in fretta, così come il suo destino. Se già è stato fortunato a nascere a guerra finita, la sua fortuna più grande è quella di trovare nei Cantacci una famiglia solida e rispettabile, capace di garantirgli affetto ma anche una buona posizione sociale.
In una Milano in piena ricostruzione Astorre cresce amato, e porta avanti gli studi con facilità, nonostante la sua mente sembri faticare a restare ancorata alla realtà, preferendo vagare tra fantasie e sogni a occhi aperti. Finché un evento tragico non segna un punto di svolta nella sua vita. Da quel momento, profondi interrogativi prendono a perseguitarlo, accompagnandolo negli anni dell’adolescenza e dell’università. È qualcosa del suo passato a tormentarlo a sua insaputa? O piuttosto l’indefinitezza del futuro?
Un'estate, sta trascorrendo le vacanze nella villa di famiglia sulle colline toscane. È sul prato di fronte alla certosa di Vallelucente, cui negli anni ha spesso fatto visita con il padre, e a un tratto la sua inquietudine sembra acquisire un nuovo significato. Mentre nel cielo volano gli aquiloni, quel luogo di preghiera lo chiama a sé con una promessa di pace e serenità. Ed è lì che decide di trovare le risposte, per provare a dare un rinnovato senso alla sua esistenza. Ma nuovi conflitti lo attendono, perché anche in un posto così vicino a Dio, l'uomo non può abdicare alla propria natura.