Fillea CGIL, Feneal Uil e Filca Cisl Toscana, Fillea CGIL, Feneal UIL e
Filca Cisl Lucca e Massa Carrara e un’importante delegazione di
lavoratori sia del piano che delle cave, presenti alla trattativa, si
dicono soddisfatti per l’accordo
raggiunto. Al termine di una lunga trattativa e in un contesto
economico particolarmente difficile, è stata siglata nel tardo
pomeriggio di giovedì 24 novembre, dai sindacati di categoria FenealUil,
Filca-Cisl, Fillea-Cgil, e dalle parti datoriali Confindustria
Marmomacchine e ANEPLA, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del
Contratto Nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, in vigore
dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2025. Sulla parte economica l’incremento
salariale è pari a 123 euro al livello C, parametro
136, diviso in tre tranches: 40 euro dal 1° gennaio 2023, 39 euro dal
1° gennaio 2024 e 44 euro dal 1° gennaio 2025. Verrà inoltre erogato un
‘bonus energia’ di 100 euro nel mese di dicembre 2022, previsto un
ulteriore aumento dello 0.40 sul fondo pensione
integrativo Arco, e portato a 210 euro l’elemento di garanzia
retributiva per le aziende che non hanno la contrattazione di 2° livello
Numerosi i punti qualificanti sulla parte normativa e sul tema della
sicurezza: sono state inserite 8 ore di permesso, anche
frazionabili, per l’inserimento nella scuola dell’infanzia, 6 mesi
retribuiti per le donne vittime di violenza, oltre a quelli già previsti
per legge, due giorni aggiuntivi per i lavoratori stranieri che
dovessero recarsi all’estero per decesso di un congiunto,
aumento del periodo di comporto e della retribuzione durante la
malattia per i lavoratori colpiti da gravi patologie. L’aumento di 1 RLS
(Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) nelle aziende tra i
101 e i 200 dipendenti e l‘istituzione della giornata
della sicurezza con attività formative e informative, puntando altresì
l’attenzione sulla formazione delle lavoratrici e lavoratori attraverso
l’aumento della percentuale di lavoratori che possono assentarsi
contemporaneamente dal posto di lavoro, passando
dall’attuale 1.5 al 3%. L’inserimento nell’ambito del comitato
paritetico bilaterale materie attuali come la transizione energetica, il
lavoro agile e politiche di inserimento lavorativo di donne in un
settore ad alta occupazione maschile, e la condivisione
di linee guida per facilitare nella contrattazione di 2° livello
l’istituzione della banca ore solidale già prevista contrattualmente.