Massimo
Medugno DG Assocarta all’Ecoforum di Legambiente Toscana oggi a Prato:
“La direttiva imballaggi rischia di vanificare i risultati ambientali
dell’industria cartaria che ha investito negli impianti di riciclo tanto
da aver già raggiunto l’obiettivo UE al 2030 dell’85% di riciclo negli
imballaggi”
25 novembre 2022 – Massimo
Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi all’#Eco-Forum sull’Economia
Circolare della regione Toscana organizzato da #Legambiente presso
Manifatture Digitali cinema.
Il comparto cartario Made in Italy
con un fatturato di circa 8 miliardi di Euro è parte di una filiera che
rappresenta l’1,4% del PIL con circa 25 miliardi di Euro generati dal
settore carta stampa e produttori di macchine da stampa ed ha quale
materia prima la carta da riciclare. Il nostro Paese si posiziona,
infatti, al secondo posto in Europa – dopo la Germania - sia per
produzione che per utilizzo di carta da riciclare, tanto che ogni minuto
il comparto ricicla 12 tonnellate di carta. Nel 2021 sono state
riciclate 6 milioni di tonnellate di carta (+800 mila tonnellate
rispetto al 2020).
“Nella
regione Toscana risiede il distretto cartario più importate d’Europa
che rappresenta quasi il 30% della produzione di carta Made in Italy
proveniente per lo più da carta da riciclare portata a nuova vita in
impianti che funzionano prevalentemente a gas naturale. Il gas è infatti
parte della transizione ecologica che vede il nostro settore fortemente
impegnato sul fronte di un mix energetico fatto anche di biometano e
comunità energetiche” afferma Medugno.
“Oltre
all’ormai noto problema strutturale del costo energetico come Assocarta
stiamo lavorando sulla direttiva imballaggi, la cui proposta di
modifica avvantaggiando il riuso degli imballaggi vanificherebbe tutti
gli investimenti fatti dalle nostre imprese per raggiungere perfomances
ambientali di economia circolare riconosciuti anche nell’ambito del
PNRR. Molte aziende cartarie hanno fatto richiesta di finanziamenti
nell’ambito dei progetti faro carta e cartone proprio per fronteggiare
questa congiuntura storico-economica dimostrando una resilienza che
andrebbe considerata dalla UE” aggiunge Medugno.
“L'economia circolare e il riciclo sono un'importante leva di sviluppo; sinergica e inclusiva, senza barriere all'accesso....se non quella della riciclabilita' “ conclude Medugno.