Ecco cos'è quella che leggo nel comunicato/intervista rilasciato dalla ex assessore Vietina.
La suddetta Vietina, citando prima Esopo e poi Schopenauer, ci parla della gentilezza come pietra miliare del viver civile, del rispetto degli altri e della capacità di preoccuparsi degli altri facendo il loro interesse e condividendo la vita e le decisioni con loro.
Lei Sig.ra Vietina è della scuola del Tambellini che ha denunciato cittadini e giornalisti ritenendosi sopra le parti, con quell'arroganza e scarso rispetto per la cittadinanza operando sempre sopra la loro testa. Che ci dice di Vietina, quello di Lucca Crea, è per caso un parente? o dei pettegolezzi che circolavano sulla scuola di S.Concordio voluta solo da Lei? altri parenti in giro?
Poi ripete il suo motto "Lucca è un grande noi", ora c'è da stabilire chi è compreso in quel NOI. Parenti? amici? compagni di partito? Prezzolati opinion leadrs?
Mah!
Non commento la sua ultima frase
"...nel solco tracciato in questi anni grazie al lavoro dell’amministrazione precedente che parla di dialogo, apertura, confronto e disponibilità"
perché non so se sia più adatta ad una tragica commedia che vede come spettatori e vittime i lucchesi oppure la chiusura di un monologo di un capocomico da avanspettacolo che spara battute, per quanto sia fuori dalla realtà di dieci anni di amministrazione.
Ma non sono il solo ad aver capito le sue manovre, quelle di Tambellini, Mammini, Raspini e tutti gli altri claqueur a gettone sempre presenti alle vostre bisteccate in S.Franscesco.
Comunque una cosa ve la riconosco: gli amministratori di oggi sono inesperti e forse anche poco capaci, anzi direi che taluni sono dei grossi gaffeur, anzi molto grossi e che prima di riuscire a scrivere delle così dotte prese per il c... ne hanno tanto di pane da mangiare ancora.
Comunque, per finire, come avrà notato, i lucchesi se ne sono accorti di chi eravate e vi hanno dato un bel calcio nel .... (sia a Lucca che nel resto del paese consegnandolo a Conte, purtroppo).
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