Come sarebbe “segretario uscente”? Vuol dire che Panchieri non sarà più segretario? E come faremo noi senza? Chi sostituirà il cantore delle malefatte del PD? Il Difensore dell’Indifendibile? Il poeta della Cricca? L’agiografo di COIMA? Chi tesserà più lodi sperticate dell’ex sindaco-contadino, dell’ex candidato sindaco-figlio del notaio, della simpatica addetta alle fotocopie promossa urbanista? Ci mancherà tanto il Panchieri. Speriamo comunque che il suo indiscusso talento rimanga sempre al servizio delle cause perse. Ma si consoli, il Panchieri. La città di Lucca ricorderà a lungo i suoi vecchi amministratori. E come non potrebbe, considerata l’entità del lascito? L’ecomostro di San Concordio, il verde pubblico falcidiato, le denunce paramafiose ai cittadini dissenzienti, la brillante gestione della Manifattura con regalone finale al Misterioso Acquirente, la dismissione delle quote Salt, l’uscita da Gesam, la gestione familista del Teatro del Giglio, le schiere di amici e amici degli amici piazzate ovunque, gli osceni cassonetti che deturpano la città storica, il lerciume e l’immondizia con cui ci siamo abituati a convivere, la tirannia dei barini e le orde di ubriachi, gli inutili tricicli che marciscono in piazza Santa Maria, gli orridi monumenti tra cui il pupazzone bianco che offende piazza Guidiccioni… Ma dimentico sicuramente qualcosa: chi mi legge potrà aggiungere altre perle, altre squisitezze, altri doni che Lucca ha ricevuto, in questi indimenticabili dieci anni, dalla banda degli affaristi politicamente corretti. Anzi, per l’appunto: affaristi/e politicamente corretti/e.
Saluti a tutt*
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