Il PD Lucchese

Leggo sulle pagine di un giornale online della nostra città, a conclusione di un intervento dedicato alla analisi della sconfitta del PD, in particolare del PD lucchese, le seguenti dure parole: “ Per ora l’unica cosa buona che è rimasta (…) sono i tortelli che i bravi compagni della ridotta di piazza S.Francesco continuano a cucinare, incuranti delle sconfitte alle quali purtroppo hanno fatto l’abitudine”. Parole amare ed ingiuste, che tendono a restituire l’immagine di un PD lucchese non solo sconfitto ma rassegnato alla sconfitta. Non è così. Assicuro che la schiena dei militanti del PD lucchese, a differenza di quella di altri che l’hanno spesso arcuata, è dritta e poggia su gambe desiderose di compiere ancora un bel tratto di cammino. Le due sconfitte in successione, quella delle Amministrativa e quella ancor più pesante delle Elezioni Politiche, sono state severe ed hanno piegato le gambe. Da questo tipo di sconfitte si esce soltanto comprendendo, correggendo ed innovando. Alle elezioni amministrative lo schieramento di Centro Sinistra, che il PD lucchese ha contribuito a costruire con convinzione e determinazione, ha conquistato il 49% dei consensi ed è risultato perdente essenzialmente per le seguenti due ragioni : 1) alleanza improvvisata e posticcia di tutti quelli che ce l’avevano per qualche ragione col PD, pur di vincere; 2) sottovalutazione tattica dell’appuntamento del ballottaggio. Cosa abbiamo visto dopo? Una Amministrazione Comunale in grado di lavorare unicamente su ciò che è stato progettualmente e finanziariamente predisposto dalla Amministrazione precedente ed una spartizione scientifica dei posti di potere, che ha accontentato quasi tutti, in primis gli eredi di Casa Pound, particolarmente abili in questo tipo di prova. E’ evidente che se si sono messi insieme ambienti e personaggi tra di loro distanti pur di sconfiggere il Centro Sinistra lucchese errori gravi sono stati commessi. Il più citato di tutti: la presunzione e/o la supponenza del PD lucchese. Essendo questo elemento divenuto vox populi non vi è dubbio che contenga delle verità. La lunga ed indiscussa consuetudine con il governo della città ha certamente prodotto due effetti contrapposti: da una parte la sensazione della insostituibilità, dall’altra il desiderio di abbattere con tutti i mezzi chi questo rappresentava. Per ottenere il risultato è successo di tutto: Comitati e Liste di competenti che con grande virulenza hanno contribuito a scavare un fossato tra la città e l’Amministrazione, salvo scomparire dalla scena il giorno dopo le elezioni. Tutto ciò era ed è prevedibile. Adesso al PD tocca opporsi con intelligenza e determinazione, guardando al futuro. Lo farà di certo; anzi ha già cominciato a farlo, decidendo di dare spazio ad una nuova generazione di giovani dirigenti politici. Nei prossimi giorni eleggeremo il nuovo Segretario Comunale e la “ ridotta” del Circola Centro Storico, di cui sono Segretario uscente, eleggerà a sua volta un giovane Segretario. Un Partito serio fa così : si guarda allo specchio e si rimette in cammino:


Il Segretario uscente del Circolo Centro Storico del PD

Roberto Panchieri

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