Il mio percepito è che le proposte alternative al candidato Francesco Raspini nel loro complesso si stiano tutte effettivamente rafforzando. Ovvero che molti cittadini, la maggior parte, siano uniti nella richiesta di discontinuità rispetto all’amministrazione uscente e nella voglia di cambiamento.
È evidente che alcuni settori della città, quelli più legati al potere uscente e alle incrostazioni da questo prodotte, non siano contenti, e cresca nelle loro fila nervosismo e preoccupazione.
Si susseguono - e c’è da attendersi che altri ne vedremo nei giorni a venire - tentativi di creare divisioni fra gli avversari di Raspini, attraverso letture orientate, provocazioni e tentativi di alzare polveroni.
Un po’ come accade nello sport, quando il risultato è sfavorevole e i minuti passano: a qualcuno viene la tentazione di provare a cambiare il corso della partita con qualche espediente che non sempre fa onore al fair play. Tuttavia accade. E' la storia della vita.
Chi veramente crede e vuole il cambiamento tiene però i nervi ben saldi. E porta pazienza..... Del resto, già ne abbiamo portata per dieci anni, non saranno altri dieci giorni, più altri quattordici, a marcare una differenza. Per vincere, occorre convinzione e disciplina. E la calma si dice che sia la virtù dei forti.
In affanno, del resto, non è chi propone un’alternativa e comunque è unito nel chiedere discontinuità. In affanno è chi rivendica la continuità con un’esperienza amministrativa che è giudicata ampiamente deficitaria e autoreferenziale e su quella è arroccato.
Allora proviamo a fare un respirone. E a pensare agli anni a venire. Agli anni su cui ci stiamo giocando fegato e faccia. Siamo tanti, con opzioni in parte diverse, ma non del tutto. Ed è questo "non del tutto" che, io credo, farà la differenza.
Buona domenica a tutti.
Lodovica Giorgi