Libiamo ne’ lieti calici… Il “Serchio delle Muse” festeggia un altro anno di lirica

Libiamo ne’ lieti calici… Il “Serchio delle Muse” festeggia un altro anno di lirica: musica e bollicine al Differenti
Un applauditissimo fuori programma per il festival che ieri sera ha salutato il pubblico del Teatro dei Differenti di Barga con uno spettacolo lirico di pregiata fattura. Al termine della serata musicale, a sfondo benefico, il brindisi e lo scambio di auguri nell’atrio

8 dicembre 2025

BARGA – Si conclude con il famoso invito verdiano a bere con gioia, celebrando i piaceri della vita il fuori programma natalizio del cartellone 2025.

È stato il fascino settecentesco del Teatro dei Differenti di Barga ad avvolgere ieri pomeriggio (domenica 7 dicembre) la Serata degli Auguri del festival “Serchio delle Muse” con un manto di sublime armonia. Uno spettacolo molto applaudito, con artisti straordinari che hanno rievocato le arie più celebri dei maestri della grande lirica internazionale.

Il Gran Gala è stato promosso dall’Associazione Musicale Il Serchio delle Muse e dal Comune di Barga ed ha rappresentato, di fatto, il penultimo appuntamento della stagione che si concluderà, come di consueto, giovedì prossimo (11 dicembre) con il tradizionale concerto al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana.

In apertura i saluti dell’Amministrazione Comunale di Barga portati dal Consigliere Comunale con delega alla Cultura Sergio Suffredini: “È davvero un privilegio ospitare questo importante concerto nel nostro borgo, animato in questi giorni dalla festa di “Barga in Cioccolato” giunta quest’anno alla sua 19^ edizione. Un sentito ringraziamento al Serchio delle Muse, per il lavoro encomiabile, e a tutti coloro che rendono possibili questi appuntamenti musicali di altissimo livello”.

Il Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco Bertoli, nel ringraziare il Comune di Barga e tutti coloro che hanno contribuito al successo della serata, ha fatto brevemente il punto sulla stagione che volge al termine: “È stato un altro anno impegnativo, con tanti concerti di qualità che hanno avuto come scenario i luoghi più suggestivi del nostro territorio. Crediamo che la musica possa essere un veicolo di promozione dei nostri splendidi borghi e puntiamo a fare rete con le associazioni locali per incentivare il connubio tra arte e solidarietà”.

La serata ha avuto, infatti, anche uno scopo benefico: il ricavato delle offerte è andato in favore dell’Associazione “Il Sogno Onlus” di Castelnuovo di Garfagnana che ha come obiettivo primario l’aiuto ai bambini e alle loro famiglie, promuovendo iniziative che favoriscono la crescita serena dei piccoli nel rispetto dei loro bisogni e delle loro necessità. Sul palco sono interventi Lorena Guadagnini per l’Associazione “Il Sogno” Onlus e il Gen. Ezio Pierotti, Presidente del Lions Club Garfagnana che ha collaborato con l’organizzazione per la buona riuscita del Gala.

Protagonisti assoluti della serata, presentata da Michela Innocenti, sono stati gli artisti che hanno affrescato, con le loro sublimi interpretazioni, un mosaico musicale ricco di emozioni: dal Belcanto al Novecento, passando per Verdi, Rossini e Mascagni. Il maestro Roberto Barrali, al pianoforte, ha magistralmente orchestrato le voci della soprano Serena Farnocchia, della mezzo soprano Cristina Melis, del tenore Davide Piaggio e del baritono Massimo Cavalletti.

Il pianista ha anche introdotto i brani dimostrando la sua erudizione e la sua capacità oratoria. L’inizio è stato brioso e frizzante con una brillante esecuzione musicale, canora e scenica da Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Poi un’aria da Il Trovatore di Giuseppe Verdi, definito tardo manifesto del Belcanto ma, in realtà, già intriso di quella passionale vena del Romanticismo. E ancora un capolavoro firmato da Gaetano Donizetti, La Favorita, una composizione di grande lirismo che già prelude a Verdi.

Dell’Andrea Chénier di Umberto Giordano sono stati eseguiti, addirittura tre brani: un’opera complessa, di una scrittura appassionata, calata nel periodo del verismo. Da una parte l’impeto della Rivoluzione Francese con i suoi ideali di fratellanza, uguaglianza e libertà professati dal poeta-patriota; dall’altra la struggente atmosfera de La mamma morta che, nella versione della divina Maria Callas, fu utilizzata anche nel film Philadelphia interpretato da Tom Hanks.

Il primo duetto, sempre da Il Trovatore, con Udiste…: un passaggio a tinte fosche, dove la gelosia la fa da padrona nell’impeto drammatico della scena. Un intervallo musicale, la Cavalleria Rusticana - omaggio al livornese Pietro Mascagni nel giorno del suo 162° compleanno – ha fatto da preludio a Sapho (pronunciato alla francese, safó) di Charles Gounod e all’immancabile Giacomo Puccini con un’aria dal quadro quarto de La Bohéme.

A chiudere il lusinghiero programma di sala La Gioconda di Amilcare Ponchielli e il trio delle meraviglie: Nessun Dorma dalla Turandot, Bella figlia dell’amore da Rigoletto e Il brindisi da La Traviata (queste ultime eseguite con il cast al completo). Il tempo di omaggiare gli artisti con bouquet di fiori e pubblicazioni sul nostro territorio, poi tutti nell’atrio per alzare i calici e scambiarsi gli auguri di buone feste grazie al brindisi a cura dei ragazzi dell’alberghiero dell’Isi di Barga in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

Il festival “Serchio delle Muse” è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione Comuni Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la Provincia di Lucca.

L’Associazione desidera ringraziare tutte le aziende ed i partner che, con la loro professionalità e le rispettive competenze, hanno fornito il proprio contributo indispensabile per la realizzazione della rassegna.

Foto di Nicola Tognetti

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