San Romano in Garfagnana inaugura la nuova Stazione di Villetta: uno spazio culturale e comunitario che guarda al futuro

San Romano in Garfagnana inaugura la nuova Stazione di Villetta: uno spazio culturale e comunitario che guarda al futuro

 
San Romano in Garfagnana, 20 ottobre – Dopo anni di chiusura, la storica stazione ferroviaria di Villetta riapre alla cittadinanza, trasformandosi in un centro culturale polifunzionale: un luogo di socialità e partecipazione attiva. L’inaugurazione si terrà domenica 30 novembre alle ore 15:00, alla presenza delle istituzioni, dei partners del progetto, dei giovani e dell’intera comunità. L’intervento nasce all’interno del più ampio percorso di rigenerazione urbana e valorizzazione territoriale avviato dal Comune di San Romano attraverso il progetto “Fermati per ripartire: quattro nodi e un filo nella tessitura della valorizzazione del borgo storico di San Romano e della Garfagnana attraverso un nuovo patto tra ambiente e comunità, tra stazione ferroviaria, cammini storici, mobilità sostenibile, tra identità culturale e residenzialità giovane” finanziato dall'Unione Europea- NextGenerationEU nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a titolarità del Minstero della Cultura M1C3 Inv.2.1 "Attrattività dei borghi" - Linea B.
 
Il Bando Borghi del PNRR del Ministero della Cultura nasce con l’obiettivo di recuperare spazi pubblici inattivi e restituirli come luoghi vivi, accessibili e capaci di generare nuove opportunità culturali, educative e sociali.
 
‘’Per decenni la Stazione di Villetta è stata per i cittadini luogo di partenze, ritorni, incontri. La sua chiusura aveva lasciato un vuoto non solo fisico ma simbolico. Oggi la riapertura segna un gesto civico importante: restituire un bene pubblico alla collettività e trasformarlo in uno spazio dinamico, aperto ai giovani, alle associazioni e alle realtà educative del territorio. La Sindaca Raffaella Mariani sottolinea: «Non è solo un intervento architettonico: è un atto di fiducia nella nostra comunità, in particolare nei nostri giovani. Abbiamo voluto trasformare un luogo sospeso nel tempo in uno spazio condiviso, che possa ospitare idee, creatività, studio, cultura e nuove relazioni. È un inizio, e vogliamo costruirlo insieme ai cittadini».
 
Un centro culturale polifunzionale per tutta la comunità
 
Con questo edificio recuperato viene consegnato alla comunità un ambiente pensato per generare relazioni, un luogo capace di adattarsi ai bisogni e alle energie del territorio: qui potranno svilupparsi attività culturali, incontri pubblici, laboratori artistici, iniziative giovanili e momenti di partecipazione che coinvolgono tutte le generazioni.
 
Il complesso comprende spazi di socialità, aree per lo studio e la progettazione, un punto ristoro e ambienti pensati per mettere in relazione il locale con il globale, favorendo incontri, scambi culturali europei e nuove forme di cittadinanza attiva. L’Amministrazione manterrà la regia generale dello spazio, attivando al tempo stesso un percorso partecipativo che coinvolgerà direttamente la cittadinanza per dare al luogo il volto che la comunità desidera.
 
Parallelamente, l’Amministrazione è impegnata in un percorso di affiancamento promosso dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali nell’ambito di Laboratori di territorio, il programma di accompagnamento dedicato alle Amministrazioni beneficiarie del Bando Borghi del PNRR e realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura – Unità di missione per l’attuazione del PNRR. Il percorso ha l’obiettivo di supportare il Comune nella definizione di una strategia di gestione sostenibile della rinnovata Stazione di Villetta, rafforzando competenze, reti e capacità di attivare il luogo come presidio culturale e comunitario nel lungo periodo.
 
La Stazione è impreziosita da un intervento artistico originale di Sandra Rigali, che ha reinterpretato alcune fioriture del Giardino Botanico del Parco dell’Orecchiella, accostandole a elementi della cultura contemporanea come pubblicità, marchi e loghi aziendali. L’opera mette in dialogo l’identità territoriale storica con il presente globale, evidenziando l’incontro tra ciò che appartiene alla memoria locale e ciò che abita il nostro immaginario quotidiano. Il fiore, con la sua delicatezza e fragilità, rappresenta la dimensione effimera e preziosa del paesaggio; il marchio, al contrario, richiama ciò che è seriale, resistente, industriale e immediatamente riconoscibile. Questo accostamento invita a riflettere sul modo in cui i territori cambiano, assorbono influenze e dialogano con il mondo senza perdere la propria essenza. È anche una sottolineatura poetica della perdita di conoscenza botanica che caratterizza il nostro tempo: spesso riconosciamo con facilità i loghi delle aziende, ma non siamo più in grado di nominare un fiore del nostro territorio. Il lavoro di Rigali diventa così un ponte simbolico tra tradizione e contemporaneità, capace di parlare linguaggi diversi e di accogliere anche lo sguardo delle nuove generazioni.
 
Un progetto che dialoga con il territorio
 
La Stazione di Villetta si inserisce in una visione più ampia che riguarda l’intero territorio comunale, la Garfagnana tutta e le sue potenzialità culturali, paesaggistiche ed educative. La sua riapertura è parte di una strategia che mette al centro la valorizzazione dei luoghi e delle comunità: dalla Via del Volto Santo Toscana alla Fortezza delle Verrucole, dai progetti con le scuole ai percorsi di mobilità sostenibile, fino alle collaborazioni con reti nazionali ed europee.
 

Negli ultimi mesi il Comune ha avviato un lavoro trasversale che unisce turismo lento, educazione, partecipazione giovanile e promozione del patrimonio locale. In questo contesto, la Stazione di Villetta diventa uno dei nodi di una rete in crescita: uno spazio pronto ad accogliere idee e iniziative della comunità, ma anche un riferimento per chi visita o studia il territorio. Un tassello importante verso una Garfagnana sempre più viva, attrattiva e connessa.     
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