Stefania Craxi al festival L’Augusta: “Parole di Garofani al limite della sovversione, dovrebbe dimettersi”


A 40 anni dalla crisi di Sigonella Stefania Craxi è tornata a Lucca al festival L’Augusta per parlare del rapporto con il padre Bettino e di quella stagione politica, senza eludere domande sull’attualità.

La senatrice ha raccontato i rapporti di Craxi con vari personaggi, da Andreotti a Berlusconi, da Almirante a Scalfaro, ripercorrendo la stagione di ‘Mani pulite’, “quando la finanza ha imposto il suo dominio sulla politica, aiutata dalla magistratura e dal PCI”, ha precisato. La crisi di Sigonella per la senatrice “ha rappresentato l’ultimo atto del Risorgimento”.

Non è mancata la domanda sul caso del consigliere di Mattarella, Francesco Saverio Garofani, che ha parlato di dare una “provvidenziale spallata” al governo Meloni per impedire la scalata al Colle nel 2027. "Mattarella ha troppa esperienza per non sapere quale sia il ruolo di garanzia che il Presidente della Repubblica deve svolgere — ha specificato Craxi — quindi non credo c’entri qualcosa”.

“Garofani ha fatto un discorso al limite della sovversione dell’ordine democratico — ha incalzato Craxi — totalmente inadeguato per uno che ricopre quel ruolo, anche per non gettare sospetti sulla più alta carica dello Stato. C’è una parte del Paese — postcomunisti e cattocomunisti — che non digerisce la democrazia se vince l’avversario politico. Spero che gli italiani si siano stufati di questo metodo di far fuori governi non allineati”, ha concluso la senatrice.

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