Nella Piana di Lucca, precursore di questa segnaletica è stato il Comune di Altopascio, che li installò in occasione della sua designazione per i campionati italiani giovanili. Adesso però un personaggio che ha legato il suo nome al ciclismo in maniera iconica, come Ivano Fanini, ha proposto di collocare i cartelli anche a Capannori, colpito dalle morti sull’asfalto di appassionati, semplici cicloamatori o ragazzi in allenamento.
“Per questo sto spingendo per realizzare il velodromo – spiega l’imprenditore di Lunata – per far allenare i giovani al coperto e al sicuro dal traffico”. Se per questo impianto è ancora tutto in stand-by, visti i costi (diverse decine di milioni di euro), la segnaletica si può fare subito.
“Con l’ultima riunione, presso il Museo Fanini – Amore e Vita, alla presenza del vicesindaco Matteo Francesconi e del dottor Claudio Celoni, ex dipendente della Provincia di Lucca, adesso in pensione, è stata ratificata l’intesa – aggiunge Fanini –. L’input decisivo è arrivato da un mio ex corridore degli anni ’60, Mauro Lazzareschi, il quale continua ad allenarsi per diletto ogni tanto e si accorge di quanto sia pericoloso andare in bici sulle nostre strade. È un’opera di sensibilizzazione, ma siccome – ribadisce Fanini – sono Ambasciatore del Comune di Capannori e, come fondatore di Amore e Vita, quindi con certi valori, mi sono sentito in dovere di condurre questa battaglia di civiltà”.
Celoni, che va in bici anche lui per tenersi in forma, studierà la mappa delle zone dove collocare i cartelli. “Bisogna che anche Lucca si adegui: faccio appello al sindaco Pardini, al vicesindaco Barsanti e al Presidente della Provincia di Lucca, Marcello Pierucci, per tutti gli altri Comuni, e per questo spero anche nel sostegno del Presidente FCI provinciale Pierluigi Castellani ”.