il lucchese Marco Faraone vince il Best Techno DJ of the Year agli Dj Award di Ibiza e lancia un messaggio ai giovani

Da Lucca Marco Faraone entra nell’olimpo della musica elettronica o meglio dei DJ Awards ricevendo il prestigioso riconoscimento internazionale Best Techno DJ of the Year. I Dj Awards di Ibiza sono una celebrazione annuale della musica elettronica, spesso definiti gli "Oscar del Djing", che si tiene a Ibiza verso la fine della stagione estiva. L'evento premia i migliori talenti del settore in diverse categorie musicali. Il 9 ottobre infatti si è tenuto presso il Roto Club di Ibiza, il Dj Awards 2025 durante il quale hanno svelato, tra una vasta gamma di categorie e relative alla musica elettronica, i rispettivi vincitori e nella categoria Techno, composta da sette Dj, i migliori al mondo, tra cui c’era anche il 36enne lucchese doc Marco Faraone (anche se da alcuni anni vive con la sua famiglia in Spagna a Barcellona) e la scelta dei giudici e pubblico lo hanno decretato vincitore. Marco ha cominciato sin da piccolo ad interessarsi alla musica in quanto cresciuto in una famiglia dove la musica è sempre stata linfa quotidiana, vissuta attraverso il papà ed il nonno cantori Folk ha trasformato le radici toscane in una sensibilità unica: emotiva, istintiva, ma allo stesso tempo raffinata e tecnologica. Faraone appartiene a quella nuova generazione di artisti italiani capaci di affermarsi sulla scena mondiale mantenendo un linguaggio personale e riconoscibile. Già a 14 anni si fa conoscere per la sua passione di Dj prima tra amici poi nelle feste studentesche e nei locali di Lucca (Ku Ku ex Pianeta Rosso e Casina Rossa) dove firmava anche le copertine dei suoi cd. A seguire nei club della Versilia per approdare al Tenax di Firenze che era il suo sogno di poter suonare e da lì è partita la sua carriera internazionale. La sua carriera infatti decolla con la residenza al Tenax Club di Firenze, autentica fucina della club culture europea, e si consolida nei grandi templi della musica elettronica: Amnesia Ibiza, Fabric London, Panorama Bar, Space Miami, fino ai festival Awakenings, Tomorrowland, Kappa FuturFestival e Sunwaves. Oggi Faraone è considerato uno dei DJ più influenti della sua generazione. Con oltre 200 produzioni originali su etichette come Drumcode, Rekids, Cocoon, Defected, Turbo, Ovum, Mute, e attraverso la sua label UNCAGE, ha costruito un linguaggio sonoro personale: potente, sofisticato e profondamente umano. Le sue collaborazioni con artisti come Moby, i set in back-to-back con Adam Beyer, Nina Kraviz, Chris Liebing, Loco Dice, e le più recenti pubblicazioni (Open Your Eyes, Freaks) testimoniano una continua evoluzione. “Io ho iniziato a fare questo lavoro – racconta Marco Faraone – da ragazzino mi chiudevo nel mio studio, che poi era il garage di casa e facevo le mie prime produzioni, la mia musica e sono stato conosciuto soprattutto all’estero attraverso i miei dischi che all’epoca uscivano, e anche tutt’ora, nei negozi di dischi pure all’estero. Io ho inciso quasi 100 dischi in vinile e il primo come Marco Faraone l’ho lanciato quando avevo 16 anni. E’ proprio attraverso la vendita fuori d’Italia che il mio nome ha cominciato a girare e mi contattavano. Diciamo che all’estero ho avuto un discreto successo e sono poi rientrato in Italia con un’altra veste più rilevante e importanza”. Marco infatti è stato scoperto proprio uscendo dal nostro Paese, perché quando ha iniziato a fare questo tipo di musica nessuno sembrava dargli credito che avesse fortuna e di arrivare a quello che è diventato oggi. Lui per costruire questa carriera a dovuto fare un lungo percorso di lavoro, sacrifici e viaggiare. “Avevo appena preso la patente – continua Marco – e già mi trovo a prendere l’aereo da solo e andare a suonare lontano da casa. Ho fatto la mia prima uscita a 19 anni negli Stati Uniti a Miami. A questo proposito, cioè al risultato che è ottenuto in questi anni vorrei permettermi di mandare un messaggio a tutti quei ragazzi che vogliono intraprendere una carriera sia musicale che di qualsiasi sia il tipo. Ovvero i sogni si realizzano anche partendo da una piccola realtà come Lucca e non necessariamente da città molto più importanti come Londra, New York o Berlino da cui sarebbe un percorso diciamo molto più semplice. Io sono riuscito a vincere un premio mondiale. Io vorrei che se un giovane legge questo articolo dica ‘cavolo’ ci posso provare anche io, dare una sorta di speranza a chi parte da una piccola città. Pensate che quando io sono partito da Lucca 20 anni fa non c’erano tutte le iniziative culturali che ci sono oggi. Lucca oggi si è evoluta è diventata una città a livello internazionale grazie ad importanti manifestazioni quali: il Summer Festival, i Comics e il cinema. Quindi se oggi potessi parlare al Marco di 20 anni fa che cosa gli diresti: gli direi che uno ci deve credere fino alla fine che deve lavorare, non mollare mai, essere determinati e avere la forza di andare sempre avanti. Il mio è proprio l’esempio perfetto di un ragazzo che non ha mai mollato e ci ha sempre creduto superando le difficoltà, che ce ne sono state tante, nel percorso e sono arrivato a vincere questo premio a fianco di artisti come Solomun (artista internazionale famosissimo) vedere me essere sul palco assieme a loro vincitore di questo riconoscimento e stato un onore e una soddisfazione incredibile”. Il Best Techno DJ of the Year conquistato da Marco Faraone è quindi un traguardo che suggella un percorso costruito con coerenza, visione e libertà creativa. Il riconoscimento ai DJ Awards 2025 arriva in un momento di piena maturità artistica, rafforzato dall’imminente uscita del nuovo singolo su Artcore, l’etichetta di Indira Paganotto. “Questo premio – conclude Marco Faraone - è anche per tutti quelli che hanno creduto in me lungo il percorso. La mia famiglia, la mia incredibile moglie, a mia figlia, la mia squadra e tutte le persone fantastiche in tutto il mondo che si sono prese il tempo per votarmi e sostenermi. Questo premio non è solo un punto d’arrivo, ma la conferma che la libertà musicale resta l’unica strada possibile. Lucca è sempre con me, la porto nel mio cuore in giro per il mondo. Lucca mi ha insegnato ad ascoltare prima di suonare, e quell’ascolto è ancora il cuore di ogni mio set e purtroppo mi dispiace che a Lucca ho fatto poco. E a proposito avrei un desiderio che sta ancora in un cassetto, ovvero ricevere una chiamata per essere presente ad un’iniziativa per la mia città, magari in una piazza o anche fare da apertura ad un cantante o ad una band del Summer Festival. La mia musica oggi o meglio la musica elettronica è diventata un movimento globale che fa muovere una massa di decine di migliaia di persone per ascoltarla e partecipare. E tanto per confermare questo, vi dico che il 1° di novembre sarò all’evento di Halloween a Barcellona alla presenza di 25mila persone. Spero che prima o poi riesca a realizzarlo”. Con questo riconoscimento internazionale, Marco Faraone porta idealmente Lucca e la Toscana sul podio della musica elettronica mondiale, consacrandosi come uno dei protagonisti più autentici, rispettati e innovativi della techno contemporanea.
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