Telefonia: milioni di italiani truffati via WhatsApp e email

Crescono le frodi telefoniche tra finti call center, messaggi WhatsApp e email ingannevoli: ecco le nuove truffe e come difendersi. Il fenomeno delle truffe legate alla telefonia fissa e mobile, continua ad ampliarsi in Italia. Negli ultimi due anni milioni di italiani sono stati vittime di una truffa o di un tentativo di frode nel settore delle telecomunicazioni, complice la diffusione di promozioni vere e fittizie veicolati anche via WhatsApp o per email. I canali più usati dai truffatori Frodi Truffe online: 8 regole per salvarsi 25 Marzo 2025 I finti call center si confermano il principale strumento utilizzato dai truffatori: Secondo un’indagine condotta per Facile.it dall’istituto di ricerca mUp Research rappresentano il 63,3% dei casi nella telefonia fissa e il 47,1% in quella mobile. Seguono le false email (25,6% fissa, 42,9% mobile) e gli SMS ingannevoli (18,9% fissa, 32,8% mobile). Crescono anche le frodi tramite app di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram, che nel 2024 hanno rappresentato più di un quarto dei tentativi di raggiro. Denunce ancora troppo basse Il danno economico complessivo generato dalle truffe online e mobile supera i 620 milioni di euro, con una perdita media di 124 euro per la telefonia mobile e di 157 euro per quella fissa. Nonostante i danni subiti, però, meno di un truffato su due (48%) ha sporto denuncia. Tra le motivazioni principali, il 20% ammette di essersi sentito ingenuo, mentre il 15% dichiara di non aver voluto rendere pubblica la vicenda con amici e familiari. Un atteggiamento che, secondo gli esperti, favorisce la ripetizione degli stessi schemi fraudolenti e riduce l’efficacia delle indagini. Le nuove frontiere del phishing digitale Se in passato il canale principale dei tentativi di frode erano le email, oggi il fenomeno si è spostato sui messaggi istantanei e SMS. La rapidità con cui questi strumenti vengono percepiti come “personali” induce molti utenti ad abbassare la guardia, favorendo l’inserimento di dati sensibili o codici bancari in siti contraffatti. Anche i contratti telefonici falsi restano una minaccia concreta: le registrazioni di telefonate manipolate possono trasformarsi in attivazioni non richieste di nuovi servizi. In caso di sospetto, è importante segnalare subito l’accaduto alla Polizia Postale o alle autorità competenti. Come riconoscere e sventare le truffe telefoniche Facile.it ha diffuso un vademecum in cinque punti per aiutare i cittadini a riconoscere le frodi più comuni e difendersi. Mai pagare in contanti i tecnici: le compagnie telefoniche non richiedono mai pagamenti diretti a domicilio, ma solo tramite canali tracciabili. Diffidare delle chiamate su bollette non pagate: gli operatori non chiedono mai IBAN o codici di migrazione via telefono. In caso di dubbi, meglio contattare direttamente il servizio clienti ufficiale. Attenzione ai finti consulenti: chi si presenta come rappresentante dell’operatore per offrire sconti o nuovi contratti potrebbe essere un truffatore. Le offerte reali vengono comunicate tramite canali ufficiali. Non richiamare numeri sconosciuti: alcune truffe si basano su chiamate perse che invitano la vittima a ricontattare numeri a tariffazione speciale. Verificare messaggi e link su WhatsApp o SMS: molti tentativi di phishing oggi viaggiano su app di messaggistica. Mai cliccare su link non verificati o fornire dati personali.
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