Salvini la paga lui la penale del Ponte?

Un disastro annunciato. La Corte dei Conti ha negato il via libera al Ponte sullo Stretto, ha deferito il progetto alla Sezione centrale di controllo e chiede di bocciare la delibera del Cipess, quella che dovrebbe dare il via al progetto tanto caro a Salvini. “I cantieri aprono a dicembre”, “l’Italia torna a sognare”, “è tutto pronto”, diceva il ministro. Tutto tranne le carte, evidentemente. La giudice Valeria Franchi ha scritto 23 pagine di rilievi: documenti mancanti, link web al posto delle relazioni ufficiali, pareri tecnici mai richiesti, verbali mai arrivati, varianti costosissime, assenza di controlli ambientali e perfino l’esclusione dell’Autorità dei Trasporti. Non solo: anche le prescrizioni imposte al Cipess, 151 in tutto, rischiano di far esplodere i costi futuri ben oltre i 13 miliardi di euro già stanziati. Mercoledì Mercoledì si saprà tutto. Se la Sezione centrale di controllo dovesse bocciare definitivamente il progetto, scatterebbe una penale da 1,5 miliardi di euro. Sarebbe un record record: l’unico ministro capace di bucare i conti pubblici con un ponte che non vedremo mai. Salvini voleva far pagare ai manifestanti i danni delle proteste. La penale del Ponte la paga lui? Articolo su facebook https://www.facebook.com/abolizionesuffragiouniversale
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