Giglioli e Cecchetti (AVS): “un nuovo Piano Casa per la Toscana: nuovi alloggi popolari, efficientamento e affitti sostenibili"
“È il momento di avviare un nuovo Piano Casa regionale, che aumenti l’offerta di alloggi pubblici a canone accessibile e riduca i costi sociali dell’emergenza abitativa”. A dirlo sono i candidati al consiglio regionale della Toscana per Alleanza Verdi Socialistaa, Valeria Giglioli e Francesco Cecchetti.
“Garantire il diritto alla casa è il primo passo per permettere a tutti di costruire il proprio futuro in autonomia - spiegano -. In Toscana, la situazione è critica: secondo il SUNIA, in provincia di Lucca ci sono 5000 famiglie in emergenza abitativa e altrettante che spendono oltre il 50% del reddito per l'affitto. Inoltre, 31.000 nuclei familiari rientrano nei requisiti per l’edilizia popolare (ISEE sotto i 16.500 €), mentre il 28% degli immobili risulta sfitto. L’overtourism e la proliferazione degli affitti brevi (9.100 in provincia) aggravano la difficoltà di trovare alloggi a canone sostenibile. A questo si aggiungono i tagli al sostegno al reddito e ai fondi per la morosità incolpevole”.
Sono tre quindi le linee principali attraverso cui i candidati Giglioli e Cecchetti articolano la propria proposta. “Come prima cosa: acquisizione e recupero del patrimonio pubblico. Ricercare immobili invenduti o acquistare a aste giudiziarie per mantenere gli ex proprietari nelle loro case con un affitto accessibile. Allo stesso tempo, recuperare e ristrutturare alloggi di risulta e patrimonio dismesso, pronti per essere destinati a nuovi bandi ERP. Al secondo punto: rigenerazione energetica e sostenibilità. Eseguire interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi e abbattere le bollette degli inquilini, migliorando l’impatto ambientale e la qualità della vita. Infine, terzo aspetto: affitti sostenibili. Destinare parte degli alloggi ristrutturati a canoni parametrati al reddito, affinché non superino un terzo delle entrate familiari”.
“Questo Piano - concludono - richiede la collaborazione tra enti pubblici, terzo settore e fondazioni locali per garantire una gestione efficiente e il supporto sociale dove necessario. Proponiamo anche la riattivazione di un fondo regionale per gli affitti e un fondo rotativo per acquisizioni e riqualificazioni. Parte dei fondi derivanti dagli oneri di urbanizzazione potrebbero essere destinati agli interventi del Piano. Perché una "casa" non è solo un tetto sopra la testa, ma un diritto fondamentale per l’esercizio di altri diritti essenziali come il lavoro e la salute”.