A Lucca la critica ha la data di scadenza

Pare che in città sia nata una nuova scuola di pensiero urbanistico: il “Critichiamo dopo”. Funziona così: se scrivi sui social che una rotatoria appena aperta sembra più un labirinto di Minosse che un’opera viaria, ti becchi subito la risposta standardizzata dai tifosi della Giunta: “Aspetta la fine dei lavori” “Poi migliora” Oppure, la versione medicale: “Prenditi un Maalox, rosicone”. Insomma, la critica è ammessa solo col bollino di scadenza: a lavori conclusi, a mandato finito, oppure mai. Curioso, perché quando gli stessi difensori stavano all’opposizione, le rotatorie erano mostri, i cantieri erano disastri, e criticare era doveroso, anzi patriottico. Oggi invece chi osa commentare rischia l’accusa di essere un “sinistro da tastiera”. Morale: a Lucca non esistono più opere pubbliche, ma mistery box. Le giudicheremo quando saranno complete… o quando verrà inaugurata la prossima campagna elettorale. Criticone da Tastiera schiavo del Maloox che rosica sempre Geloso della super Giunta che lavora per tutti.
Questo post ha 0 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/21198/a-lucca-la-critica-ha-la-data-di-scadenza.php