Lucchese, orgoglio che non si spegne

Pareggio a reti inviolate contro la Real Cerretese. E allora? Ci pensano i numeri a dire “zero gol”, ma noi sugli spalti abbiamo visto altro: una squadra che ci prova, che spinge, che non molla mai. Abbiamo visto occasioni che gridavano già gol, con Piazze e Picchi vicini alla rete, con il portiere avversario costretto a parate decisive. Abbiamo visto la grinta di chi non accetta di accontentarsi. È mancato l’ultimo tocco, vero, ma la fame c’è. E poi ci siamo stati noi. La Curva Ovest ha cantato dall’inizio alla fine, facendo tremare il Porta Elisa. Non c’è pareggio che tenga quando sugli spalti scorre quell’energia. Questo è il patrimonio più grande: una città che ci crede. Chi non conosce la Lucchese pensa che un punto sia poco. Noi sappiamo che questo è solo l’inizio. Ogni partita costruisce carattere, ogni errore prepara al gol che verrà. Mercoledì c’è già un’altra battaglia, e noi saremo lì. Perché la Lucchese non si giudica dal tabellino. Si ama. E noi, di amore, ne abbiamo da riempire uno stadio intero. Avanti Pantere, il meglio deve ancora arrivare! un vecchietto
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