L’Unione
Comuni Garfagnana ha organizzato, presso la propria sede, un incontro
con il Dott. Stefano Giurlani dell’Asl per aggiornare i Comuni
dell’Alta Garfagnana sulle modifiche al regolamento in materia di
controllo delle malattie per la Peste Suina Africana
GARFAGNANA
– Una serie di misure speciali per contenere la diffusione
del virus e prevenire il rischio di contagio nelle aree in cui non
sono stati ancora riscontrati casi, ma che si trovano al confine con
esse.
L’Unione Comuni Garfagnana ha convocato un
incontro, presso la propria sede, per capire le procedure da attuare
sul territorio a seguito delle nuove restrizioni che
riguardano anche sette Comuni della Garfagnana: Minucciano,
Sillano Giuncugnano, Piazza al Serchio, Castiglione
di Garfagnana, San Romano in Garfagnana, Vagli Sotto e
Villa Collemandina. Al tavolo, coordinato dalla Presidente
dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani, hanno
partecipato i Sindaci dei Comuni interessati e il Dott.
Stefano Giurlani dell’Area Funzionale Sicurezza Alimentare e
Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda Asl Toscana
Nord-Ovest.
Il Dott. Giurlani, in qualità di Responsabile
dell’Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica
Veterinaria della Zona Valle del Serchio, ha comunicato ai primi
cittadini dell’Alta Garfagnana le modifiche apportate al
Regolamento UE che definisce ed aggiorna le zone soggette a
restrizioni in base alla situazione epidemiologica.
Quest’ultimo abroga il precedente e viene regolarmente modificato
per riflettere l'evoluzione dei focolai e le strategie di
eradicazione della malattia. Esso stabilisce regole per i
movimenti di carni fresche e prodotti a base di carne provenienti da
suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni, per evitare la
diffusione della peste. Prevede, inoltre, condizioni e deroghe
che possono consentire movimenti di carni e prodotti a base di carne,
in particolare per gli stabilimenti che trattano prodotti ottenuti da
suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni e sottoposti a
trattamenti di riduzione del rischio.
Le nuove restrizioni
sono scattate a seguito del ritrovamento di resti di un cinghiale
affetto dal virus a Monchio delle Corti, tra le provincie di
Reggio Emilia e Parma. Va detto che la Peste Suina Africana è una
malattia altamente contagiosa che colpisce suini e
cinghiali, causando un'elevata mortalità e significative
perdite economiche, ma non è trasmissibile all'uomo. Non esistono
vaccini né cure, quindi il controllo si basa sulla prevenzione
e sulla gestione dei focolai tramite restrizioni alla
movimentazione degli animali e dei prodotti. Il virus può
diffondersi attraverso il contatto diretto con animali infetti,
l'ingestione di prodotti contaminati e il contatto con indumenti,
veicoli o attrezzature contaminati.
Al
momento, quindi, le attività all’aperto di qualsiasi tipo –
ricerca funghi, trekking, attività agrosilvocolturali – non sono
soggette nel territorio della Garfagnana a nessun tipo di
restrizione.
“Ringraziamo il Dott. Giurlani dell’Azienda
Asl Toscana Nord Ovest per questo proficuo incontro – ha
affermato la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella
Mariani – che ha permesso agli Amministratori Locali dei
Comuni componenti l’Ente che rientrano nelle nuove zone di
restrizione di conoscere meglio le misure speciali introdotte per
evitare che il virus si diffonda e di approfondire nel dettaglio le
ultime modifiche apportate al regolamento che riguardano anche alcune
aree del nostro territorio”.