Parole e belcanto alla Fondazione Ricci: magico concerto con le allieve di Bruno Caproni


Il festival “Serchio delle Muse” ha regalato al suo numeroso pubblico una serata magica nel giardino della Fondazione Ricci a Barga, nel segno della grande musica e del racconto


1 settembre 2025

BARGA – Un’alchemica trasformazione ha mutato ieri sera (domenica 31 agosto) le note in emozioni e le voci in memorie senza tempo.

Nel bellissimo giardino della Fondazione Ricci a Barga, al chiaro di luna, una nutrita e variegata platea ha assistito al concerto lirico del festival “Serchio delle Muse” in un viaggio nel passato – nel nostro passato - tra musica e parole, in un crocevia di storie di emigrazione nel nome dei Caproni.

Protagonisti assoluti gli allievi, anzi, le Allieve dell’Accademia di Bruno Caproni - le due giovani e talentuose soprano Aimee Banks e Cerys MacAllister – che, accompagnate al pianoforte dal Maestro Julian Evans, si sono esibite nello spettacolo finale della masterclass al fianco del baritono di fama internazionale, grande amico della rassegna, irlandese ma con uno stretto legame con la nostra terra.

Ad introdurre la serata è stata Sara Moscardini che ha ricordato le origini dell’edificio che oggi ospita la Fondazione Ricci, ovvero Villa Caproni, voluto da Emilio Caproni, nativo di San Pietro in Campo, che, da giovanissimo, emigrò a Boston, dal fratello Pietro Paolo, figurinaio – come tanti nostri concittadini all’estero – con il quale fondò una fortunata azienda che si occupava della produzione e della riproduzione di sculture. Elda Caproni, sua unica figlia, convolò a nozze con Giovanni Giorgetti, la cui storia si intrecciò con quella di Barga e quella nazionale in quanto il loro figlio, Giorgio Giorgetti, fu un importantissimo docente di storia economica.

Anche la storia della famiglia del baritono Bruno Caproni ha, però, alle spalle una significativa storia di emigrazione. Il capostipite Enrico Caproni, infatti, nacque nel 1868 a Mologno ed emigrò prima in Scozia e poi in Irlanda dove avviò una serie di botteghe, gelaterie, caffè e ristoranti che incontrarono notevole fortuna. Due matrimoni, 14 figli.

Storia, cultura ma, ovviamente, anche tanta musica. Le allieve dell’Accademia si sono cimentate con due brani del compositore tedesco, naturalizzato inglese, Georg Friedrich Händel - uno dei maestri più importanti della musica barocca, contemporaneo di Bach – Lascia che io pianga e Piangerò la sorte mia, auliche e struggenti, prima di lasciare il palcoscenico al loro Maestro, Bruno Caproni, impegnato in Cortigiani, vil razza dannata, aria piena di pathos dal capolavoro verdiano Rigoletto.

Tempo, quindi, di duetti due difficili esecuzioni di Wolfgang Amadeus Mozart - Don Giovanni e Così fan tutte – veri e propri banchi di prova per le soprano. Infine un ritorno alle sonorità più contemporanee, con un apprezzato susseguirsi di canzoni estratte dai musical d’oltreoceano. Particolarmente applauditi gli assoli al pianoforte del virtuoso tastierista Julian Evans, impegnato nella Ballata in Sol minore di Fryderyk Chopin e nel famoso Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini (del quale, gli interpreti hanno proposto anche un fuoriprogramma da Turandot).

A portare i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale è stata la Consigliera Alice Maraini: “Grazie al Serchio delle Muse e al Presidente Fosco Bertoli per portare la grande musica nelle location più suggestive della nostra valle – ha esordito la Consigliera -. Siamo giunti, ormai, alla conclusione di questo lungo percorso estivo. La rassegna rappresenta una tradizione consolidata sul territorio, capace ogni anno di attrarre numerosi amanti della lirica. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che, dietro le quinte, si impegnano affinché questa manifestazione cresca di edizione in edizione”.

È stato un meraviglioso concerto lirico – ha affermato la Sign.ra Cristiana Ricci, Presidente della Fondazione – che, per il secondo anno consecutivo, abbiamo avuto il piacere di ospitare nel giardino della nostra sede. Una serata magica per tre motivi: per l’atmosfera estiva, che ha permesso al pubblico di godere del suggestivo spettacolo all’aperto; per la Fondazione Ricci, perché con questa serata iniziano i festeggiamenti per i 35 anni di attività; infine per la musica, che è essa stessa magia in quanto tocca il cuore di tutto noi”.

Essere ospiti in un luogo come questo – ha detto Fosco Bertoli, Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” – che io definisco la culla della cultura, in quanto capace di unire arte, poesia e musica, è davvero straordinario. Ringrazio la Sign. Cristiana Ricci, l’Amministrazione Comunale di Barga, tutto lo staff de “Il Serchio delle Muse”, i nostri supporter e il numeroso pubblico che ci segue. Gli artisti hanno regalato uno spettacolo di altissimo livello, veramente degno della cornice che li ha accolti”.

La serata si è conclusa con gli omaggi agli artisti e un piccolo momento conviviale offerto ai presenti. Presente, tra il pubblico, anche il Parroco di Barga Don Stefano Serafini.

Il festival è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la Provincia di Lucca.

Il “Serchio delle Muse” desidera ringraziare tutte le aziende ed i partner che, con la loro professionalità e le rispettive competenze, hanno fornito il proprio contributo indispensabile per la realizzazione della rassegna.

Foto di Nicola Tognetti


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