Dal vertice di Tianjin all’Apocalisse: l’asse dei Paesi “canaglia” e le antiche profezie
Negli ultimi giorni il vertice della SCO a Tianjin ha riacceso il dibattito sul futuro degli equilibri mondiali. Pechino, spalleggiata da Mosca, Teheran, Ankara e con la simpatia di regimi come la Corea del Nord e i talebani afghani, sta provando a delineare un nuovo ordine globale alternativo all’Occidente. Un vero e proprio asse che, non a caso, molti osservatori definiscono “dei Paesi canaglia”.
Dietro la cronaca politica, però, qualcuno non può fare a meno di rileggere questi eventi alla luce delle profezie bibliche. Non è la prima volta che accade: la Scrittura, con i suoi simboli apocalittici, sembra parlare di grandi coalizioni che negli “ultimi tempi” si solleveranno contro Israele e contro l’ordine stabilito da Dio.
In Ezechiele 38-39 troviamo la visione di Gog del paese di Magog, che dal “settentrione estremo” raduna una moltitudine di popoli. Accanto a lui si citano la Persia (oggi Iran), Togarma e Gomer (ricollegati alla Turchia) e “molti popoli con te”. Una descrizione che, vista con gli occhi di oggi, evoca proprio la coalizione che l’articolo del Giornale mette in evidenza: Russia, Iran, Turchia, con altri alleati.
L’Apocalisse di Giovanni, poi, amplia lo scenario parlando dei “re dell’oriente” (Ap 16:12), che attraversano l’Eufrate per unirsi alla battaglia finale ad Armaghedon. Anche qui il pensiero va inevitabilmente alla Cina e alla Corea del Nord, che oggi siedono nello stesso tavolo di Mosca e Teheran.
Il quadro che emerge è sorprendente:
Russia come erede del ruolo di Gog, potenza del nord;
Iran come la Persia biblica;
Turchia legata all’antico Togarma;
Cina e Corea del Nord come re dell’Oriente;
e accanto a loro, movimenti e regimi minori pronti a fare da pedine nello scacchiere.
Che si creda o meno alle profezie, la somiglianza tra le pagine della Bibbia e la cronaca di questi giorni è impressionante. Israele, oggi più che mai, resta al centro delle tensioni internazionali e delle visioni profetiche: una piccola nazione circondata da potenze ostili, ma che secondo le Scritture resisterà per volontà di Dio.
E allora l’articolo politico diventa anche spunto spirituale: i vertici di Tianjin, le foto ufficiali e le intese firmate a porte chiuse non sono solo diplomazia, ma anche segni dei tempi. C’è chi li legge come normali alleanze geopolitiche, e chi invece ci vede l’eco lontana di Gog e Magog, del dragone dell’Apocalisse e della battaglia finale.
Giovanni
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