“Chi ha avuto il Covid non ha bisogno di vaccino, 4a dose inutile”
“Chi ha avuto il Covid non ha bisogno di vaccino, 4a dose inutile”: lo studio che sbugiarda Speranza
Di Cristina Gauri
Roma, 7 set — I medici ostracizzati dalla narrazione mainstream, vaccinista e catastrofista, lo sostengono —inascoltati — da un anno buono, ora finalmente arriva la conferma da uno studio: chi ha già contratto il virus Sars-CoV-2 non ha bisogno del vaccino.
Lo riferisce l’agenzia Dire riportando i dati di uno studio scientifico dell’istituto di ricerca Altamedica. I risultati della ricerca, dal titolo Evidence of Memory B-cells response aghainst different SARS-CoV-2 variant, verranno presentati e discussi al congresso della Società Italiana di Genetica Umana. L’elemento più importante emerso dallo studio, fa sapere il professor Claudio Giorlandino, direttore scientifico Altamedica è che «nessun soggetto che ha superato l’infezione è mai finito in un reparto di rianimazione a causa del Covid», nonostante possa accadere che si contagi di nuovo. Pertanto la vaccinazione, per questi soggetti, risulta superflua.
Finalmente lo studio: chi ha avuto il Covid non ha bisogno del vaccino
Grazie all’impiego della citometria a flusso sui linfociti B di memoria, è emerso che la memoria immunologica per il Sars-CoV-2 permane a lungo, indefinitamente nei soggetti colpiti dall’infezione. «Lo studio sperimentale, eseguito su un numero considerevole di soggetti che hanno contratto l’infezione, dimostra che i linfociti B sono pronti a riattivarsi immediatamente allorché vengano nuovamente a contatto con il virus, trasformandosi in plasmacellule che poi genereranno gli anticorpi specifici». Giorlandino rincara la dose: «Non vi è paragone sulla efficacia della immunità naturale rispetto a quella modesta e limitata post-vaccinale», dal momento che i vaccini «sono attivi soltanto contro una parte del virus, la proteina spike, mentre gli anticorpi naturali sono attivi contro tutto il virus e quindi non temono varianti».
Il virus non è più aggressivo come prima
A queste considerazioni va aggiunto che «il virus non è più aggressivo come prima della variante Omicron e tutte le varianti che si sono susseguite conservano la resistenza allo splitting della proteina di aggancio cellulare, la Spike». Da allora, sottolinea il professore, la quasi totalità delle morti riferite nei bollettini passati quotidianamente dai media «non avvengono a causa del Covid, ma per cause diverse in soggetti che sono solo positivi al tampone. Sulla base di questo l’esecuzione di una quarta dose di vaccino è totalmente inutile».
“La quarta dose per chi si è già infettato è inutile”
I risultati della ricerca smontano anche la tesi per cui chi si è vaccinato sviluppa «una malattia inferiore». Oggi è il virus ad aver perso virulenza «soprattutto nei non vaccinati. I nuovi vaccini Pfizer che l’industria statunitense sta cercando di introdurre con la modificazione dell’RNA attivo contro alcune nuove (ma oramai anche esse inattuali) varianti omicron risultano destituiti di utilità. Innanzitutto, perché il virus, come detto, ha perso la sua pericolosità: l’aggressione dei polmoni e poi perché le varianti si susseguono incessantemente e possono essere contrastate solo da chi ha acquisito, con l’infezione, l’immunità naturale contro tutto il virus, indipendentemente dalle varianti che interessano solo piccole pari di esso». Inoltre, «la tecnologia di questi vaccini statunitensi arriva sempre molto più tardi delle mutazioni della proteina virale che vogliono contrastare». Aspettiamo i commenti dei vari televirologi.
Cristina Gauri
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