in carcere per rapina diciottenne

Lucca, 17 settembre 2022 - Dopo un inverno trascorso a seminare il terrore tra i suoi coetanei, è stato condannato a 4 anni il giovane Davide Palumbo, per le accuse di rapina e porto d’armi. A gennaio scorso il diciottenne di Antraccoli si era infatti reso protagonista di vari episodi avvenuti, nell’arco di pochi giorni, in centro e nei pressi della stazione, durante i quali aveva minacciato, da solo o insieme ad altri complici, gruppetti di ragazzini più piccoli cercando di estorcere loro denaro, cellulari, portafogli o qualsiasi cosa catturasse in quel momento la sua attenzione. Sempre con fare da bullo e, in alcuni casi, anche con l’utilizzo di un coltellino. Erano state le indagini della polizia a chiarire che si trattasse proprio di lui, grazie ovviamente anche alle testimonianze rilasciate dalle stesse vittime, che spesso spinte dai genitori, hanno trovato il coraggio di denunciare nonostante fossero intimoriti da lui. Il giovane, di origini campane ma da anni residente qui a Lucca, con alle spalle tra l’altro una travagliatissima e dolorosa vicenda familiare, è stato raggiunto dalla condanna in carcere, dove si trova da febbraio scorso, dopo aver ignorato varie misure cautelari scattate nei suoi confronti in seguito alle rapine. Il giudice, infatti, aveva inizialmente optato per l’obbligo di dimora e il divieto di uscire dalle 18 alle 8 del mattino. Ma Palumbo, il giorno stesso, era stato becato nei pressi di Porta San Pietro intorno alle 20, insieme ad alcuni amici. L’obbligo di dimora si era così tradotto negli arresti domiciliari, ma anche in questo caso il giovane non ha voluto saperne e dopo qualche giorno, una domenica mattina, ha pensato bene di mettere a segno una raffica di furti nel giro di appena un’ora nella zona di Antraccoli. Prendendo di mira garage, abitazioni e auto e accumulando piccoli elettrodomestici, portafogli, occhiali e persino una telecamera di videosorveglianza. Da un garage erano spariti anche un televisore, una macchinetta del caffè e un set di coltelli, con uno dei quali ha poi minacciato il proprietario di un’abitazione che l’aveva scoperto nel giardino di casa. Beccato dai carabinieri, Palumbo era finito a quel punto in carcere. Dove, a questo punto, rimarrà vista la condanna di pochi giorni fa. Il giudice Alessandro Trinci, alla fine del rito abbreviato, gli ha riconosciuto le attenuanti generiche e lo ha condannato a quattro anni di reclusione. da La Nazione Lucca
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