Sanità, Puppa (PD): “La Toscana accelera sull’Innovazione digitale”
Approvati in Commissione due emendamenti al Piano Socio-Sanitario del consigliere regionale lucchese
Due emendamenti presentati dal consigliere regionale del Partito Democratico
Mario Puppa sono stati approvati oggi in Commissione Sanità all’unanimità nell’ambito dell’esame del nuovo
Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2024–2026 (PSSIR). 
Entrambi i testi rafforzano l’obiettivo strategico della trasformazione 
digitale del sistema sanitario e sociale, con particolare attenzione 
alla semplificazione dei percorsi di cura e
 all’equità nell’accesso alle prestazioni.
«L’innovazione digitale deve servire innanzitutto a
 semplificare la vita delle persone e a rendere più accessibili i 
servizi, soprattutto nei territori dove oggi è più difficile accedere 
alle cure – ha dichiarato
Puppa –. Con questi emendamenti, chiediamo che la 
digitalizzazione sia uno strumento di giustizia territoriale e sociale, 
non solo di efficienza amministrativa».
Il primo emendamento prevede che i medici 
ospedalieri, i medici di medicina generale (MMG) e i pediatri di libera 
scelta (PLS) possano prescrivere e prenotare direttamente le prestazioni
 sanitarie contestualmente alla visita, grazie
 a nuove funzionalità digitali. 
«Un’azione concreta – sottolinea Puppa – per
 ridurre i tempi di attesa, semplificare i passaggi burocratici e 
migliorare l’appropriatezza delle cure, senza gravare ulteriormente sul 
lavoro dei medici».
Il secondo emendamento introduce un 
importante riferimento operativo alla telemedicina, con l’obiettivo di 
contrastare le disuguaglianze di accesso alla salute nelle aree interne,
 montane o a maggiore complessità territoriale. Il
 testo approvato prevede la possibilità di attivare spazi assistiti per 
consulti da remoto, in cui i cittadini possano essere presi in carico, 
anche a distanza, dai medici di medicina generale o dagli specialisti 
del Servizio Sanitario Regionale.
«L’integrazione della telemedicina nel sistema pubblico non è una scorciatoia, ma una nuova opportunità per garantire prossimità, continuità e qualità della presa in carico – conclude Puppa –. È così che possiamo declinare la sanità digitale in chiave toscana: vicina ai cittadini, anche nei territori più fragili».